CLANDESTINO POSITIVO MUORE 24 ORE DOPO L’ARRIVO: COSÌ PORTANO IL VIRUS IN ITALIA
Un clandestino è morto ieri 1 ottobre all’ospedale di Udine. L’immigrato, pare afghano, era arrivato a Trieste con altri clandestini attraverso la famigerata ‘rotta balcanica’, ridenominata ‘rotta covid’, il giorno precedente.
Poco dopo, i medici di stanza a Fernetti avevano registrato uno stato febbrile ed avevano quindi deciso di trasferirlo nel reparto Infettivi dell’ospedale Maggiore. Una volta completato il ricovero, era stato eseguito il tampone il cui esito aveva dato un risultato positivo.
Nel giro di qualche ora le sue condizioni avevano iniziato sensibilmente a peggiorare così da indurre il personale sanitario ad intubarlo e a chiederne il trasferimento presso la terapia intensiva del capoluogo friulano.
E’ stata disposta l’autopsia per chiarire le cause della morte che, da prime indiscrezioni, potrebbe essere riconducibile ad un grave quadro polmonare, aggravato da una possibile setticemia.
Sempre a spese del contribuente, urgenza immediata, terapia subito, trasporto a Trieste magari con l’elicottero. Mentre malati cardiaci aspetteranno mesi per poter fare gli esami di controllo.
Nel giro di qualche ora le sue condizioni avevano iniziato sensibilmente a peggiorare così da indurre il personale sanitario ad intubarlo e a chiederne il trasferimento presso la terapia intensiva del capoluogo friulano.
E’ stata disposta l’autopsia per chiarire le cause della morte che, da prime indiscrezioni, potrebbe essere riconducibile ad un grave quadro polmonare, aggravato da una possibile setticemia.
Sempre a spese del contribuente, urgenza immediata, terapia subito, trasporto a Trieste magari con l’elicottero. Mentre malati cardiaci aspetteranno mesi per poter fare gli esami di controllo.
Basta con questo governo che costruisce la sua sopravvivenza sulla nostra morte. Criminali.
Meno male uno in meno in giro