lunedì 31 luglio 2023

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ITALIA 2023: MIGLIAIA ISLAMICI MARCIANO SU MILANO – VIDEO CHOC

LUGLIO 31, 2023










Questa è l’immigrazione regolare che piace a Meloni e al suo partito di traditori. Di questi ne stanno arrivando nei prossimi tre anni un altro milione tra decreti flussi e ricongiungimenti familiari.

Con Meloni Milano sarà a maggioranza straniera entro il 2035. L’Italia entro il 2050.

I decreti flussi di Meloni prevedono l’ingresso in Italia di mezzo milione di immigrati per lo più islamici nei prossimi tre anni. Che diventeranno almeno due milioni quando avranno portato qui i parenti coi ricongiungimenti familiari. Questo significa raddoppiare nel giro di tre anni il numero dei musulmani residenti in Italia da 2 a 4 milioni. Accelerando l’islamizzazione.

Nel 1970 erano tra i 2.000 e i 3.000. Una presenza che sarebbe normale, di ospiti bene accetti e liberi di vivere la propria religione.

Poi è iniziata l’invasione. E siamo passati da 2.500 a più 2 milioni : una crescita esponenziale. Perché quasi tutta concentrata negli ultimi 2 decenni. E parliamo solo dei ‘regolari’.

Nell’ultimo anno ne sono sbarcati più di centomila. E, ora, l’attuale governo vuole farne entrare centinaia di migliaia l’anno – quasi tutti musulmani -, con la scusa che questo aiuterebbe nei rimpatri dei clandestini: finirà che ci terremo i clandestini e in più avremo questi ‘regolari’. Islamici. Poi, la Meloni, frigna quando non vogliono i presepi: le culture invadono le nazioni sulle spalle degli immigrati regolari. Quelli che si ‘integrano’.

A differenza di altri Paesi come Francia e Inghilterra, dove il trend è costante da decenni, la crescita in Italia è avvenuta più rapidamente. In modo diremmo quasi ‘caotico’. Questo è normale: lì è un fenomeno più vecchio e quindi più drammatico per le dimensioni raggiunte.

Quello che più fa rabbia è che ai cittadini non è mai stato chiesto: volete far entrare 2 milioni di Maomettani?

Qui ci stanno invadendo. E questi spalancano i porti e vaneggiano di ius soli.









E nel 2100, se non fermiamo l’immigrazione, saranno la metà della popolazione totale residente in Italia.

Gli stranieri musulmani residenti in Italia sono cresciuti di 127mila unità rispetto al 2018 (quando erano 1,45 milioni), mentre i cristiani sono invece diminuiti di 145mila unità (nel 2018 erano poco meno di 3 milioni), pur mantenendo ancora il ruolo di principale religione professata dagli stranieri”. E a seguire, il focus sui Paesi d’origine: “Per quanto riguarda la nazionalità, si stima che la maggior parte dei musulmani stranieri residenti in Italia provengano dal Marocco (440mila), Albania (226mila), Bangladesh (141mila), Egitto (111mila) e Pakistan (106mila).

Ecco perché è seriamente ipotizzabile che a fine secolo, i musulmani potrebbero rappresentare addirittura la metà della popolazione italiana. I motivi? Presto detti: praticamente otto immigrati su dieci sono di religione musulmana e le loro donne fanno molti più figli di quelle italiane. Si stima infatti che il tasso di fertilità delle donne musulmane sia il doppio di quelle italiane. E il fatto che “gli italiani non facciano più figli”, è cosa tristemente nota. Da anni. E il rischio (concreto) è quello di vedersi, fra un secolo, soverchiati dagli stranieri. Non è dunque un caso se nel popolo italiano è tuttora forte e maggioritaria la contrarietà allo ius soli tanto caro alla sinistra.

La maggior parte dei musulmani stranieri residenti in Italia ha cittadinanza marocchina (440mila), seguiti da quella albanese (226mila), bangladese (141mila), pachistana (106mila), egiziana (111mila).

Una minaccia crescente. Salvini deve decidere se vuole davvero salvare l’Italia dall’invasione, e allora mettere al primo punto del programma del prossimo governo l’abrogazione dei i ricongiungimenti familiari, oppure fingere di farlo chiudendo i porti: perché nel secondo caso ci sarà solo un rallentamento nel processo di sostituzione etnica.

E avremo le nostre periferie sempre più simili alle banlieus francesi: perché tanto non esiste l’integrazione.

Perché gli attentati sono solo un aspetto della guerra in corso. Che è, prima di tutto demografica.

E’ in atto un genocidio. Il nostro. Siamo come agnelli in attesa della Pasqua. Solo che noi abbiamo coscienza di questo, ma non facciamo nulla per impedirlo: eppure saremmo ancora in tempo. Catastrofi demografiche simili sono state evitate in passato: basta una rivoluzione, e poi un grande piano di rimpatri. Una reconquista del nostro spazio vitale.

Già oggi, quasi la metà dei nuovi nati a Bruxelles, sede dall’Unione Europa, è musulmano:

Il Belgio in generale è, come ci si poteva aspettare, messo peggio della Francia:

Questo è quello che accadrà in Italia tra dieci anni, se non abroghiamo l’assurda legge sui ricongiungimenti familiari.

Vox vi invita a non dare tregua ai vostri rappresentanti in Parlamento. A tempestare le loro pagine social con questa richiesta. Perché tra poco sarà troppo tardi. La vera arma di distruzione di massa islamica è questa:

Immaginatevi un partito islamico che può contare su un bacino elettorale di circa il 15 per cento. In pratica, nessun governo potrebbe nascere senza il consenso politico degli islamici.

Ecco, questo è lo scenario previsto nei prossimi anni in Italia, dall’analisi demografica dell’istituto di ricerca americano Pew Research Center:

Lo scenario vale nel caso proseguano i flussi attuali. Vedrebbe l’Italia, in pochi anni, quasi raggiungere paesi come Francia, Regno Unito e Germania, che oggi l’Italia segue molto ‘indietro’ con poco più del 3%. In pratica quadruplicheranno, mentre nell’Europa in generale triplicheranno.

Ai ritmi attuali, in Italia avremo oltre 8 milioni di residenti musulmani entro il 2050:

Muslims in the EU, Norway and Switzerland in 2050: high migration scenario

E città come Milano, dove già oggi la popolazione islamica è il doppio rispetto alla media nazionale, saranno a maggioranza straniera entro il 2040: i vostri nipoti vivranno da stranieri in Patria. A Brescia, questo rovesciamento demografico arriverà molto prima.

In Francia è già avvenuto a Parigi, tra una decapitazione e l’altra:

E in Francia è cominciato tutto con i ricongiungimenti familiari:

Siamo a pochi anni dal disastro. A pochi anni dal punto di non ritorno.



























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