giovedì 27 luglio 2023

 BREAKING NEWS, DOSSIER ACCOGLIENZA, INVASIONE, PADOVA, VENETO

CLANDESTINI AFRICANI FANNO LE MULTE AGLI ITALIANI SUI BUS IN VENETO

LUGLIO 27, 2023


















































E’ in atto una criminale campagna di sostituzione etnica in tutta Italia. Soprattutto al centro e al nord.


Sono i richiedenti asilo – quindi clandestini – assunti a spese dei contribuenti dall’azienda di trasporto che lavora a Padova per diventare autisti. Numero di contravvenzioni mai registrato prima.

Immaginate, questi sono arrivati clandestini coi barconi e ora fanno le multe alle vecchine se dimenticano l’abbonamento del bus a casa.

In questi giorni fanno i controllori, prima di diventare autisti. Sono i sei richiedenti asilo assunti, quasi un mese fa, da BusItalia Veneto per diventare autisti in collaborazione con la Fondazione Mario Operti. I sei stanno frequentando un corso per apprendere bene la lingua italiana oltre che le lezioni organizzate da consorzio Autoscuole di corso Spagna. Sono due immigrati dal Mali, di cui uno di soli 19 anni, poi un nigeriano, un pachistano, un iraniano e un libico.

L’azienda dunque in questi giorni li sta utilizzando anche come aiutanti della squadra dei verificatori. Danno un mano nel momento in cui ci sono problemi di lingua con le persone che viaggiano senza biglietto, che ricevono una multa di 52 euro. Il loro utilizzo si sta rivelando efficace anche perché, in queste ultime settimane, le verifiche sono diventate più continue e capillari. Tant’è che, in base a fonti attendibili a livello sindacale, attualmente vengono erogate circa 200 multe al giorno. Una cifra pesante mai registrata prima.

Intanto Adl Cobas lancia un nuovo allarme sull’attuale gestione finanziaria dell’azienda: «Alcuni lavoratori ci hanno riferito che in officina mancherebbero pezzi importanti di ricambio solo perché BusItalia non avrebbe i soldi per pagarli – dice Stefano Pieretti, leader dei Cobas – Chiederemo chiarimenti immediati. Nello stesso tempo respingiamo al mittente la proposta dell’azienda di aumentare il buono pasto di soli 1,60 centesimi portandolo da 4 a 5,60 euro. L’elemosina non l’accetteremo mai, tenendo conto che il buono all’Actv è di 11 euro».

Per domani in Provincia è previsto un nuovo incontro tra i sindacati confederali e l’ente di governo, dove Cgil, Cisl ed Uil chiederanno più contributi per il trasporto pubblico: «Sbaglia chi dice che è tutta colpa di BusItalia – osserva Andrea Rizzo della Cgil – Con un’altra società ci sarebbero gli stessi problemi. La soluzione è nel reperimento di nuove risorse economiche. Siamo davanti ad un problema nazionale, che esiste in tutte le aziende di Tpl. Com’è nazionale anche la carenza di autisti perché guadagnano poco».

E quindi, cosa c’è di meglio che assumerli nei centri accoglienza a quattro soldi, visto che vitto e alloggio lo pagano i contribuenti italiani?

Non c’è, infatti, alcuna penuria di lavoratori italiani: ma di lavoratori italiani disposti a lavorare tanto per pochi soldi. Visto che gli italiani, a differenza degli ospiti di Meloni, vitto e alloggio devono pagarselo. E anche le bollette.






Futuri attentatori.
Bus strapieno e BOOOM!



No meglio umiliare le vecchine italiane o le giovani in minigonna.












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