BOLZANO, BREAKING NEWS, CRIMINI IMMIGRATI
VOLEVA SGOZZARE RAGAZZE ITALIANE IN PIAZZA: ARRESTATO NORDAFRICANO
LUGLIO 28, 2023
Lo straniero ha dapprima colpito a calci e schiaffi una ragazza la quale ha cercato di scappare con una sua amica: le ha dunque inseguite impugnando una bottiglia rotta con la quale ha colpito alcuni loro amici, intervenuti per difenderle, alle braccia e alle gambe provocando loro profonde ferite.
Il gruppo di giovani ha dunque allertato le forze dell’ordine: sul posto sono intervenuti i Carabinieri innanzi ai quali il nordafricano ha dato in escandescenze cercando anche di scappare prima di venire ammanettato.
Ha aggredito un gruppo di 5 giovani, due ragazze e tre ragazzi, per poi scagliarsi contro i Carabinieri intervenuti in loro soccorso.
Un 27enne è stato arrestato in piazza Erbe a Bolzano, per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. L’episodio è avvenuto in tarda serata. Secondo quanto ricostruito da alcuni testimoni, l’uomo aveva tentato un approccio con una delle ragazze del gruppo. Successivamente ha aggredito prima la ragazza e poi gli amici, prendendoli a calci e schiaffi, ferendoli poi con una bottiglia rotta alle gambe e alle braccia. Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine avrebbe cercato di colpire anche i volti delle due ragazze.
I Carabinieri, già presenti nelle zone della movida con la stazione mobile e due pattuglie di supporto, sono intervenuti riuscendo a immobilizzare il soggetto che, in stato di grave alterazione psicofisica, anche alla presenza dei militari ha continuato a tentare di scagliarsi contro i giovani e una volta bloccato, anche contro gli stessi militari.
L’aggressore ha anche tentato la fuga, ma è stato fermato e ammanettato. Ha continuato a resistere anche nell’auto dei carabinieri.
Il tenente colonnello Stefano Esposito Vangone ha commentato: “L’arresto del soggetto, nel rispetto delle previsioni normative, è stato un atto dovuto a tutela della comunità che deve sentirsi protetta dalle Istituzioni e avere un riscontro tangibile in termini di rassicurazione sociale. Soggetti, come l’arrestato della notte del 22 luglio, devono essere associati in carcere, per infrenarne la condotta violenta, per evitare che possano, mandati a piede libero nel giro di poche ore, commettere azioni similari dai potenziali epiloghi esiziali. Se i ragazzi, e a stretto giro i militari, non fossero intervenuti, forse non parleremmo di lesioni aggravate da un’arma di fortuna, ma di omicidio e ci staremmo interpellando su cosa si sarebbe potuto fare di più per salvare una vita”.
È stata richiesta l’udienza di convalida dell’arresto, la quale si è già tenuta e conclusa con esito positivo, in quanto la misura precautelare è stata convalidata.
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