AMMIRAGLIO DE FELICE: “ONG STRANIERE COLLABORANO COI TRAFFICANTI CONTRO L’ITALIA”, LA DENUNCIA SULLA STAMPA INTERNAZIONALE
FEBBRAIO 1, 2021
Anche i giornali stranieri riportano ora le denunce dell’ammiraglio. Sia quelli europei che africani.
Le ONG europee “collaborano con i trafficanti di esseri umani e violano il diritto internazionale in mare”, secondo le sue dichiarazioni, riportate dai media dell’Europa centrale, tra i quali “REMIX”.
In un articolo pubblicato all’inizio del mese, De Felice reagisce all’arrivo di 265 “naufraghi a pagameto” a bordo della nave della Ong spagnola Open Arms nel porto siciliano di Porto Empedocle. “Ancora una volta”, scrive, “il ricatto di aver mostrato a bordo della nave pochi minori ha suscitato una solidarietà – ipocrita e benevola – da parte del debole governo italiano che, nonostante i problemi legati alla pandemia e le difficoltà che il popolo italiano deve affrontare, tiene aperti i porti, favorendo così l’afflusso incontrollato di immigrati clandestini”.
Le ONG come Activa Open Arms (Spagna) non solo incoraggiano il traffico di esseri umani e contribuiscono ad aumentare il numero di morti per annegamento, spiega l’ex capo del comando della Marina in Sicilia, ma violano anche tutte le leggi internazionali in materia di salvataggio in mare, inclusa la Convenzione di Amburgo sul Ricerca e salvataggio marittimo. Non chiedono, infatti, mai al Paese competente, che non è l’Italia, di indicare loro il “porto sicuro” più vicino, come ad esempio i porti tunisini, nota il Contrammiraglio, pieni di navi da crociera Europee prima del Covid-19. (…)
Secondo l’ammiraglio della Marina Militare italiana, fermare l’immigrazione clandestina sulla rotta del Mediterraneo centrale sarebbe possibile se Germania, Francia e Italia fossero disposte ad agire insieme in questa direzione. (…)
Lo scorso settembre, l’ex ammiraglio ha scritto una lettera agli ambasciatori di Spagna e Germania in Italia denunciando una cooperazione de facto tra la nave spagnola Open Arms e la nave tedesca Sea-Watch – che lui definisce “navi schiaviste” – con bande criminali di trafficanti in Nord Africa. Tuttavia, la sua lettera non ha mai ricevuto risposta.
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