venerdì 26 febbraio 2021

 BREAKING NEWS, CRIMINI IMMIGRATI, DOSSIER ACCOGLIENZA, FRIULI

COL PERMESSO UMANITARIO PESTANO DATORE DI LAVORO: «DACCI I SOLDI», ARRIVA LA POLIZIA E I 4 SI AVVENTANO SULLA VOLANTE

FEBBRAIO 25, 2021































Tre afghani e un pakistano, di età compresa tra i 23 e i 27 anni, con permesso di soggiorno per asilo politico, gravati da precedenti per reati in materia di stupefacenti, estorsione, rapina e ricettazione, sono stati arrestati dagli agenti al termine di una violenta aggressione che si è verificata ieri sera in una zona centrale della città.

I quattro hanno colpito con calci e pugni un 45enne pordenonese, loro datore di lavoro, in quanto rivendicavano il pagamento di compensi non ancora corrisposti. All’atto di procedere all’identificazione delle persone coinvolte nella lite, il gruppetto ha circondato l’auto della Polizia sulla quale era stato caricato l’aggredito. Due giovani hanno cercato di aprire la portiera posteriore della Volante, per tirare fuori la loro vittima, danneggiando la carrozzeria del veicolo. Vista la situazione, i poliziotti hanno utilizzato lo spray al peperoncino.

Nel prosieguo degli accertamenti è stato anche accertato come uno degli aggressori avesse rapinato il cellulare al datore di lavoro. I quattro dovranno rispondere, a vario titolo, di rapina, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, danneggiamento aggravato. L’Ufficio Immigrazione ha avviato le procedure di revoca del permesso di soggiorno, come disposto dal questore Marco Odorisio, «stante la gravità dell’accaduto nel contesto di un tentativo di linciaggio e violenta ostilità contro gli agenti di Polizia».

Il datore di lavoro meritava questo ed altro. Così impara ad assumere scrocconi low-cost. Ma, ragazzi, qui abbiamo delinquenti recidivi da Paesi dove ammazzare è cosa normale a cui diamo il ‘permesso umanitario’ e loro spacciano. Non solo, loro vengono assunti al posto degli italiani perché vitto e alloggio in hotel lo garantiscono gli stessi italiani. Così possono lavorare a basso costo.

Il delitto perfetto della Globalizzazione: i contribuenti finanziano i datori di lavoro che non vogliono pagare i dipendenti.


















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