BREAKING NEWS, CRIMINI IMMIGRATI, LOMBARDIA
COSÌ LA BABY GANG DI IMMIGRATI MASSACRAVA I RAGAZZINI ITALIANI
FEBBRAIO 27, 2021
Seminava il terrore nella zona del Parco Solari a Milano: sgominata baby gang. Gli investigatori della polizia di Stato hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale per i Minorenni nei confronti di quattro minori di età compresa tra 15 e 16 anni. Il gruppo sarebbe responsabile di numerose rapine messe a segno nel corso degli ultimi mesi in diversi parchi cittadini, in particolare nel Parco Solari e nelle zone vicine.
Le indagini della Squadra Investigativa del Commissariato Porta Genova, iniziate diversi mesi fa e ancora in corso per accertare eventuali altri episodi, hanno consentito di riconoscere i quattro ragazzi (un
cingalese, un salvadoregno e due con cittadinanza italiana) come autori di almeno dodici rapine messe a segno con modalità particolarmente violente. In gruppo, avvicinavano i coetanei con vari pretesti, ad esempio chiedendo una sigaretta o cinque euro in prestito, per picchiarli prendendo loro cellulari, denaro e capi di abbigliamento. Tre dei giovani indagati, sottoposti alla misura disposta dal gip, sono stati collocati in comunità rieducative della Lombardia, mentre il più grande è stato portato nel carcere minorile Beccaria. Sono tuttora in corso indagini su altre rapine ed aggressioni, sei in totale, commesse da minori nella stessa area. Da qui anche l’appello a denunciare eventuali altri episodi. Indagini anche su altri componenti del gruppo, quattro, che avrebbero partecipato senza menare calci e pugni, ma sarebbero stati comunque parte attiva degli assalti. Giovanissime anche le vittime: fra i 13 e i 14 anni
Solo ieri carabinieri e polizia di Lodi, Sant’Angelo Lodigiano e Torino, in un’operazione congiunta, avevano arrestato altri sei, considerati autori di 17 colpi in sei mesi, da giugno a dicembre 2020, tra rapine, furti ed estorsioni a bordo di mezzi pubblici. Sono tutti di età compresa tra i 20 ed i 26 anni. La banda individuava giovani viaggiatori a bordo di mezzi di trasporto o nei pressi di stazioni ferroviarie nel Lodigiano e sud Milano, e, forte della superiorità numerica e delle minacce, si faceva consegnare dalle vittime denaro, gioielli e telefoni cellulari.
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