CONTAGIO DILAGA NELLE SCUOLE, SI VA VERSO CHIUSURA
FEBBRAIO 26, 2021
“Il tasso di incidenza sta crescendo in eta’ scolastica. Abbiamo una diminuzione dell’eta’ media dei casi: cio’ puo’ essere un primo effetto delle vaccinazioni sugli anziani e soggetti nelle Rsa. Pero’ cominciamo a vedere anche focolai nelle scuole e cio potrebbe essere conseguenza delle varianti che infettano di piu’ i bambini ma senza forme gravi”. Quest’ultimo e’ un elemento di cui tenere conto” Lo ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, alla conferenza stampa al ministero della Salute.
“Abbiamo una diminuzione dell’eta’ mediana dei contagiati, un dato che inizia a essere importante. Un dato dovuto spero gia’ a un primo effetto della campagna vaccinale su anziani e soprattutto Rsa. Allo stesso tempo vediamo che e’ un po’ diverso da quanto visto d’estate. Allora era perche’ i giovani andavano nelle localita’ turistiche, Oggi iniziamo a vedere focolai delle scuole, che potrebbero essere conseguenza della diffusione di varianti che infettano di piu’ i bambini, anche se senza sintomi gravi”. Lo ha detto il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, al punto stampa sull’analisi dei dati di monitoraggio settimanali.
“Da epidemiologo non nascondo la preoccupazione per l’evoluzione dell’epidemia. Non dobbiamo fare allarmismo ma dobbiamo tenere molto alta la guardia, dove c’e’ bisogno si deve intervenire tempestivamente e anche duramente”. Lo ha detto il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, al punto stampa sull’analisi dei dati di monitoraggio settimanali. “Soprattutto dobbiamo fermare le varianti – ha aggiunto – quindi ora servono contenimento e vaccinazioni. Dobbiamo vaccinare presto e bene. E dobbiamo mitigare l’andamento della variante inglese, la piu’ diffusa”.
“Nelle regioni molti focolai sono dovuti alle nuove varianti, non posso che esprimere preoccupazione per l’andamento dell’epidemia. Dobbiamo tenere alta la guardia e dove c’e’ bisogno e’ necessario intervenire tempestivamente e duramente”. Lo ha detto Gianni Rezza alla conferenza stampa al ministero
“Quando si parla di chiusure scolastiche e’ sempre doloroso, perche’ ci siamo dati come priorita’ di tenere aperte le scuole. Finche’ e’ possibile farlo e’ chiaro che la didattica in presenza rappresenta una priorita’, naturalmente se la situazione epidemiologica lo consente”. Lo ha detto Giovanni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute, nel corso della consueta conferenza settimanale della cabina di regia sull’analisi dei dati del monitoraggio Regionale Covid 19. “Laddove ci sono dei focolai o presenza di varianti – ha concluso – e’ chiaro che una decisione dolorosa e’ decisamente da considerare, dobbiamo essere pragmatici”.
La scuola a distanza è ovviamente diversa, soprattutto perché si è investito in banchi a rotelle invece che in tecnologia, ma almeno per la scuola si può fare. Mentre non si può lavorare a distanza e non si può fare sport a distanza. Le scuole, per questo, erano le ultime a dovere essere riaperte.
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