COVID: ”E SE LE CHIUSURE DURASSERO ANNI?”
GENNAIO 29, 2021
Per Attali, “nessuno osa davvero pensare a questa ipotesi, perché abbiamo enorme difficoltà ad ammettere che questa pandemia sia veramente duratura. Tutti preferiamo pensare che sia un incubo assurdo che finirà presto”. Ma, scrive Attali, “nulla è più incerto” e conviene “prepararsi, nel caso in cui questa pandemia continui per molto tempo, a valutarne le conseguenze e a cercare di scartarle”.
Attali disegna “tre strategie possibili”: una “imposta dai più anziani”, continuare “a ridurre l’impatto della pandemia sui sistemi sanitari con lockdown a ripetizione”, lasciando aperti “solo i settori che oggi definiamo ‘essenziali’”. Un’altra, “forse imposta dai più giovani”, di “rifiutare il lockdown, affrontare la malattia, mantenere l’economia in funzione, senza nuove protezioni”. Infine, una terza via: “uscire dalla assurda distinzione fra produzione essenziale e non essenziale”, mentre “la vera distinzione è fra la produzione desiderata e quella che non lo è; dando a chi fabbrica e distribuisce la produzione desiderata gli stessi strumenti di protezione del personale medico”.
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