NAGORNO. DISPERATO APPELLO DEI CRISTIANI: “TURCHIA VUOLE UN ALTRO GENOCIDIO: PRONTI AL MARTIRIO”
Dopo una settimana dall’inizio dell’aggressione islamica, non si intravede una soluzione al
conflitto nel Nagorno Karabakh tra Armenia e Azerbaigian.
Sirene d’allarme ancora a Stepanakert, capitale dell’enclave cristiana armena. Attacco con razzi e danni in città. Scontri lungo la zona transfrontaliera. Decine i morti finora. Il ministero de-
gli Esteri della repubblica, non riconosciuta a livello internazionale:”Unico meccanismo per ripristinare pace e sicurezza sarebbe il riconoscimento”.
Putin dimostra la debolezza della Russia: terrorizzata da una guerra di religione nel Caucaso viste le proprie regioni a maggioranza islamica come la Cecenia.
Intanto dal Nagorno Karabak assediato, arriva l’appello cristiano riportato da padre Tirayr Hakobyan in un’intervista che il reporter Bernieri ha inviato a Vox:
Il terrore russo è quello delle nazioni europee. Ci va ancora bene che molti paesi arabi non vedono di buon occhio la Turchia, ma che succederebbe se prevalesse l’identità religiosa e le decine, ormai parliamo in questi ordini di grandezza, di milioni di islamici dovessero dire la loro di fronte ad una crisi seria, preludio di una guerra con uno stato arabo? Già gli stati europei non sono pronti, psicologicamente, per affrontarla, figuriamoci con milioni di quinte colonne, mentre i paesi arabi non hanno oppositori cristiani e se ci sono sono pochi e stanno zitti per non rischiare di essere sterminati.
Tutte cose previste e prevedibili già 30 anni fa. Ma ancora i nostri politici cercano la ‘carne fresca’ (rigorosamente scura, non ho mai visto o sentito di programmi per agevolare il rientro di milioni di emigrati europei, da Sudafrica e Sudamerica) per rimpinguare una demografia esangue.