domenica 3 maggio 2020

I DITTATORI AL GOVERNO, HANNO COMPRATO DEI VENTILATORI POLMONARI FINTI DALLA CINA. 






GOVERNO HA COMPRATO VENTILATORI POLMONARI CINESI CHE NON FUNZIONANO






Il governo si è fatto rifilare un altro “pacco” dai cinesi. Ventilatori polmonari per terapia intensiva, modello VG70, da una società cinese che produce ventilatori polmonari che non funzionano. Di più: sarebbero pericolosi, mortali.
Il 15 marzo la Aeonmed, fabbrica cinese di materiale sanitario con sede a Pechino, fa partire il container di ventilatori di sua produzione verso l’Italia, su richiesta del governo italiano.

L’azienda cinese riporta nella sua pagina come il governo italiano abbia ringraziato pubblicamente la società cinese, suonando l’inno della Rep-Pop Cinese all’arrivo di uomini e materiale-Circa tre settimane dopo, il 4 aprile, il ministro britannico Gove annuncia l’arrivo di 250 ventilatori polmonari acquistati in Cina dalla medesima azienda, Aeonmed, di Pechino.

Si tratta di ventilatori Shangrila 510 S. Anche questi sono inutilizzabili: non rispettano le norme europee di sicurezza e non è possibile pulire adeguatamente i filtri.
Un gruppo di medici specialisti inglesi denuncia subito la pericolosità di queste macchine che invece di salvare vite risulterebbero letali.
Il dipartimento britannico di salute pubblica, che ha sede a Birmingham, ne blocca l’utilizzo e i ventilatori cinesi non vengono mai collegati ai pazienti. Ma la notizia emerge solo in questi giorni.
A quanto pare, anche i ventilatori arrivati in Italia, diversi da quelli ‘inglesi’ ma della stessa marca, presenterebbero gli stessi problemi. Ma non ci sono notizie ufficiali: sono stati usati? Non sono stati usati perché inadeguati, causando un danno economico? O peggio: sono stati utilizzati e hanno ucciso qualcuno?



Figuriamoci se gli invasati alla Peppone non li hanno usati!!!!


Ho dato un’occhiata e questo modello era già in uso già da qualche anno, c’è addirittura in rete un libretto di istruzioni in italiano con tutte le certificazioni, secondo me, che certo non mi considero filocinese, va valutato caso per caso. Come per le mascherine, inutile dare la priorità a quelle italiane se le aziende italiane non le sanno fare (parlo delle chirurgiche) o le fanno male. L’ideale sarebbe che tutti potessimo acquistare ai prezzi precovid le ffp2/3 ma purtroppo tutti gli stock sono perennemente sequestrati dalla protezione civile, anche adesso con la crisi più acuta superata. Quindi se proprio dobbiamo accontentarci della chirurgiche, almeno prendiamo quelle decenti, non certi panni di semplice cotone, inutili allo scopo, che ho visto in giro e venduti anche a caro prezzo.

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