PENDOLARI IN RIVOLTA CONTRO GLI IMMIGRATI: “NON PAGANO IL BIGLIETTO”
PENDOLARI IN RIVOLTA CONTRO GLI IMMIGRATI: “NON PAGANO IL BIGLIETTO” – VIDEO
Il caso del passeggero anti-scrocconi che voleva fare giustizia da solo:
Evidentemente stufo di pagare anche per gli altri, ha portato alla luce un fenomeno ormai fuori controllo: gli immigrati che non pagano il biglietto. E i pendolari ormai insofferenti di questa situazione. Magari dovere viaggiare in piedi in treni sovraffollati, perché ‘loro’ non pagano:
Non pagano e la fanno da padroni. Ormai le cronache sono stracolme di controllori pestati da africani. E quando si ribellano, vengono accusati di ‘razzismo’.
A raccontare il clima di terrore che si respira nel rientro a casa dopo una giornata in una scuola lombarda, ad esempio, è una studentessa poco più che diciottenne: «Ci ritroviamo ogni giorno in treno con ragazzi extracomunitari che giocano a fare i prepotenti con noi. Sono inconfondibili: girano in ‘branco’ e siedono agli ultimi posti del convoglio, perché sono sempre sprovvisti del biglietto. Si divertono a spaventarci, a fare i ‘grossi’ con i più deboli che si ritrovano a viaggiare a bordo di treni deserti. Loro sono ‘intoccabili’, in pochi osano chieder loro il biglietto, per il timore che questi possano reagire male e alzare le mani. L’ultimo vagone solitamente è casa loro, dove mangiano, lasciando cartacce e avanzi di cibo sui sedili, e bivaccano in completa libertà. La settimana scorsa hanno rotto una porta, qualche tempo fa il vetro del convoglio e la macchina obliteratrice della stazione».
Una volta: «Hanno preso di mira un mio amico – continua la studentessa -. Lo hanno trattato come se fosse un cestino, tirandogli addosso pezzi di carta e prendendolo in giro. Ad un certo punto lui ha provato a difendersi, ha chiesto loro di smetterla. Il risultato è stato deprimente: le prese in giro da parte di questi extracomunitari si sono moltiplicate. Non sono passati alle mani per il semplice fatto che a bordo vi era anche un adulto, che sarebbe potuto potuto intervenire da un momento all’altro».
E poi ci sono personaggi come questa:
Che mettono in scena presunti episodi di razzismo:
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