sabato 28 gennaio 2023

PER DARE PIU' TUTELA ALLA CRIMINALITA' ISLAMICA, IL PD CHIEDE DI REGOLARIZZARE I CRIMINALI E TERRORISTI ISLAMICI CHE SBARCANO IN ITALIA




 BREAKING NEWS, CRIMINI IMMIGRATI, DOSSIER ACCOGLIENZA, UMBRIA

AFRICANO STUPRA BAMBINA IN CENTRO ACCOGLIENZA DELLE CARITAS

GENNAIO 27, 2023





Ha costretto a più riprese una ragazzina minorenne a consumare rapporti sessuali con lui, per quanto la piccola, ovviamente, non fosse consenziente.

E proprio nelle scorse ore è stato rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale.

Protagonista della vicenda che arriva dall’Umbria è un africano di 26 anni del Gambia, accusato di aver stuprato la vittima che ora ha 17 anni all’interno della sua stanza nella Caritas di Todi.

In un paese serio la Caritas verrebbe ritenuta colpevole e complice dello stupratore. Come di migliaia di altri casi di violenze. Come di Oseghale, che per anni ha vissuto a spese dei contribuenti in una casa della chiesa di Macerata.

Stando a quanto riportato dalla stampa locale, i fatti risalirebbero quasi quattro anni fa nella struttura di accoglienza situata nella cittadina umbra. Stando a quanto ricostruito dalla procura di Perugia, lo straniero ha stuprato ragazzina in almeno cinque occasioni: l’avrebbe in primis condotta presso l’alloggio del quale lui poteva usufruire.

E poi l’avrebbe costretta con la forza ad avere rapporti sessuali senza il suo consenso, bloccandola sul letto. In un’occasione, avrebbe anche filmato la prestazione sessuale con lo smartphone. L’extracomunitario risulterebbe indagato anche per pedopornografia, in quanto è stato accusato anche di aver divulgato il video in questione.

“Mi è saltato letteralmente addosso sdraiandomi con forza sul suo letto e mi ha costretto ad avere un rapporto con lui – la testimonianza – cercavo di sfuggire e di allontanarlo ma lui mi ha violentata”.

Nel mirino delle forze dell’ordine era finito anche un collega di 47 anni del gambiano, accusato non di stupro ma di pornografia minorile: a differenza dell’altro imputato, avrebbe avuto rapporti sessuali consenzienti con la giovane. Solo che, dopo la decisione di quest’ultima di troncare la relazione, avrebbe minacciato di divulgare ai suoi familiari, per ritorsione, i video pornografici che avevano girato insieme. Ed avrebbe parzialmente attuato le minacce, diffondendo parte del materiale. Per questa ragione è stato quindi condannato pochi giorni fa ad un anno e quattro mesi di reclusione.





















Ma lei e’necra?











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