martedì 31 gennaio 2023

 BREAKING NEWS, CRIMINI IMMIGRATI, MILANO

IMMIGRATI RAPINANO ANZIANA E LA ABBANDONANO AGONIZZANTE: «SI VANTANO DEL COLPO IN UN VIDEO»

GENNAIO 31, 2023




Senza pietà, neppure per una donna di 80 anni, lasciata in agonia con «la sindrome da crepacuore» dopo la rapina, in un supermercato di Cremona. I due banditi autori dell’aggressione sono stati arrestati. La donna ora è ricoverata in Cardiologia, dopo sei ore passate in macchina sotto choc e la Terapia Intensiva.

La donna è stata aggredita il 13 dicembre scorso nel parcheggio sotterraneo del centro commerciale Cremona Po, mentre caricava le borse della spesa nel baule da due zingari con nomi italiani.

I rapinatori, Jenchi Guarda, 47enne pluripregiudicato, e Nicolas Renati, 22 anni, incensurato, l’hanno scaraventata a terra, scippata della borsa che teneva a tracolla con dentro soldi, carta bancomat, smartphone, chiavi di casa e sono fuggiti.

Poi si sono vantati del colpo in un video, mentre l’80enne rapinata rischiava di morire di crepacuore. È rimasta in macchina per più di sei ore, paralizzata dalla sindrome di Tako-Tsubo o cardiomiopatia da forte stress emotivo, poi ricoverata nel reparto di Terapia Intensiva, quindi in Cardiologia. A dare l’allarme è stata la figlia della donna, preoccupata dopo 8 ore nelle quali non era riuscita mettersi in contatto con la donna.

L’arresto è avvenuto dopo un mese e mezzo di indagini, coordinate dal pm Francesco Messina. Sono stati catturati uno a Tortona, in Piemonte, l’altro a Limbiate. Con il bancomat rubato all’anziana, i due hanno fatto prelievi e speso quasi 4mila euro in abbigliamento e gioielli. Nella loro indagine, i poliziotti del dirigente Marco Masia sono partiti dai filmati registrati dal circuito di videosorveglianza del centro commerciale. Lunedì si è tenuto l’interrogatorio di garanzia. Restano in carcere.

Questi, oltre le cose, rubano anche i nostri nomi. Sarebbero gli zingari ‘integrati’.











altro che ruspe ci vorrebbero qui, ma ormai anche Salvini l’ha lasciata in garage. Temo dovremo attendere un’altra generazione di politici.













































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