lunedì 23 gennaio 2023

QUANDO DICO CHE I CLANDESTINI AFRICANI DEL PD E DELLA SINISTRA SONO STTAI CATTURATI NELLA GIUNGLA TRA SVARIATE TRIBU' INDIGENE, E' LA VERITA'.



AFRICANO STUPRA CAPRE E GALLINE: ANIMALI SODOMIZZATI DAL MIGRANTE A PESARO

GENNAIO 23, 2023






Scavalca il recinto e fa sesso con capre e galline. A processo per maltrattamento di animali. Può sembrare una storia irreale da fake news per intenderci, ma ieri in tribunale a Pesaro, davanti al giudice monocratico, si è aperto il processo nei confronti di un immigrato di 27 anni, di origini ghanesi. Oggi il giovane risulta irreperibile e il giudice ha esteso le ricerche per poter dare il via al dibattimento.

Secondo l’accusa e la denuncia del proprietario degli animali, lo straniero sarebbe stato visto in più occasioni “congiungersi carnalmente” con capre e galline sottoponendo gli animali a sevizie e comportamenti contrari alle loro caratteristiche. Di qui l’accusa di maltrattamenti su animali aggravati anche dal fatto di aver provocato la morte di una gallina in una occasione. I fatti sono avvenuti in una strada periferica di Pesaro, dove c’è uno spazio verde, nel cortile recitato il proprietario custodisce caprette e galline. Per il ghanese c’è anche l’accusa di furto perché un giorno sarebbe entrato nel recinto da cui avrebbe rubato una bicicletta che apparteneva al proprietario degli animali.

Di qui anche la violazione di domicilio per aver scavalcato il cancello della zona adibita a ricovero di attrezzi e oggetti utilizzati per la cura degli animali da cortile. Il reato di maltrattamento di animali sottolinea che chi per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale o lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro.

Il ghanese, che ha già vari precedenti, potrebbe però farla franca. Secondo le ultime notizie è un senza fissa dimora che stazionerebbe a Pesaro, ma senza residenza e cancellato dalle liste anagrafiche. Se resterà irreperibile, il processo potrebbe chiudersi con un nulla di fatto. L’uomo è difeso dall’avvocatessa Elisabetta De Conti.

A questa bestia paghiamo anche l’avvocato. Questo Stato osceno non espelle neanche chi stupra le capre. E non è un caso isolato.











E li chiamano “persone”.





Bestie non le si può definire, dal momento che è un’offesa per gli animali.




Dato che lo sgorbio è irreperibile, si può sempre sodomizzare e impalare il figlio di cagna sifilitica che gli ha permesso di mettere piede in italia.
































 

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