giovedì 1 ottobre 2020

“IL PONTE MORANDI VOLEVANO DARLO AI CINESI”: OMBRE SUI RAPPORTI TRA M5S E PECHINO


































“Qualcuno diceva: il Ponte Morandi lasciamolo fare ai cinesi”. Edoardo Rixi, ex sottosegretario leghista alle Infrastrutture nel primo governo di Giuseppe Conte parla dei giorni successivi al tragico crollo del 14 agosto 2018.

“Quando mi sono occupato del Decreto Genova per Ponte Morandi a Roma qualcuno diceva: ‘Facciamolo fare ai cinesi’. Io mi opposi, andava fatto costruire da italiani. In Italia 20 anni fa c’erano 40 aziende in grado di ricostruire il ponte, oggi 5. Serve cambiare”.


Banchi a rotelle pur di farli produrre in Cina. Sconti fiscali sui monopattini perché sono prodotti in Cina. Qualcuno indaghi sui rapporti tra questo partito e il Partito Comunista cinese.









Chissà se la Plastic Tax non era stata introdotta apposta per danneggiare la produzione italiana di plastica e favorire così l’importazione di plastica “made in China”. Altro che ragioni di tutela ambientale o gretinate varie.




Le imprese edili e di lavori pubblici italiane appartengono tutte alla criminalità organizzata, e i loro cemento fatto di sabbia con una piccola percentuale di agglomerante è famigerato.
Non a caso, il nuovo viadotto di Genova è già stato ricostruito fuori norma per accelerare i tempi.
Era realmente meglio affidare a imprese cinesi la ricostruzione, e anche la costruzione di nuove infrastrutture e di interi centri abitati, loro hanno ampiamente dimostrato di saperlo fare.



Comunque quello a destra nella foto è un ministro somalo, non italiano. 🙂 🙂 🙂




Pure le mamne si venderebbero ai cinesi.
Massa di straccioni che non sono altro i 5 checche.














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