sabato 3 ottobre 2020

E’ ASSALTO ISLAMICO AL CONFINE ITALIANO: ALTRI 450 IMMIGRATI SUPERANO LA FRONTIERA






Sono stati 24 i trafficanti di esseri umani arrestati e 450 i migranti rintracciati in un mese lungo il confine italo – sloveno da parte della Polizia di Frontiera di Trieste nell’ambito di un’operazione di respiro europeo denominata Joint Action Days, che è stata coordinata da Europol e che ha coinvolto ben 34 paesi. Sono stati monitorati punti sensibili quali aeroporti e porti europei, e Trieste è stata inserita da Europol nel progetto proprio perché è stata riconosciuta a livello europeo come importante crocevia nella rotta balcanica.

La Polizia di frontiera rileva che negli ultimi periodi gli arrivi non sono più soltanto da Pakistan e Afghanistan, ma comprendono anche svariate altre nazionalità. Molti migranti, infatti, sono arrivati anche da Magreb e Corno d’Africa, a riprova di una sorta di “globalizzazione” della rotta balcanica, dimostrata anche dal fatto che i passeur non sono più soltanto “locali”, ma provengono dai luoghi più disparati. Proprio di recente è stato infatti arrestato un passeur spagnolo.


L’operazione Jads ha riunito le forze di Polizia europee e ha portato all’arresto 116 persone, impiegando circa 9mila agenti per contrastare la criminalità organizzata internazionale proveniente dall’Europa sudorientale. L’azione si è focalizzata principalmente sull’immigrazione clandestina, il traffico illegale di armi da fuoco e ed il narcotraffico e sono stati rilevati svariati reati tra i quali traffico di armi da fuoco o possesso illegale di armi da fuoco, traffico di migranti, di droga e frode documentale. Sono state, inoltre, sequestrati 51 armi di diverso tipo e un ingente quantitativo di diversi tipi di sostanze stupefacenti e documenti falsi.

Quello che non viene precisato in questo articolo del giornale locale è che i 450 clandestini, e non ‘migranti’, sono stati sì rintracciati, ma nessuno di loro è stato respinto in Slovenia.



Questo perché mentre la Francia ci rimanda indietro i clandestini in arrivo da Ventimiglia, l’Italia non fa lo stesso con la Slovenia. E non perché il governo sappia che l’Istria è terra nostra. Ma perché sono accoglioni.

E questo, poi, genera focolai di coronavirus:




Clandestino positivo muore 24 ore dopo l’arrivo: così portano il virus in Italia

Un clandestino è morto ieri 1 ottobre all’ospedale di Udine. L’immigrato, pare afghano, era arrivato a Trieste con altri clandestini attraverso la famigerata ‘rotta balcanica’, ridenominata ‘rotta covid’, il giorno precedente. Poco dopo, i medici di stanza a Fernetti avevano registrato uno stato febbrile ed avevano quindi deciso di trasferirlo nel reparto Infettivi dell’ospedale Maggiore. 










E riempite sti boschi di mine e tagliole stronzi!!!!









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