mercoledì 28 ottobre 2020

 BREAKING NEWS, CORONAVIRUS, ESTERI

FRANCIA E GERMANIA VERSO LOCKDOWN: DURO E LIGHT, FRANCESI IN FUGA DA PARIGI



Macron: un nuovo lockdown da venerdì “Siamo sommersi dall’accelerazione del
virus e dalla violenza di questa seconda ondata, più dura e mortale della prima. Serve un colpo di freno brutale”.

Così il presidente francese, Macron, parlando alla Nazione. Le misure prese
nei giorni scorsi “non bastano più”, ha ammesso,”il numero dei contagi è raddoppiato in meno di due settimane”, e annuncia un “nuovo lockdown da venerdì fino al primo dicembre”.” Rimarranno
aperte scuole, uffici pubblici, aziende agricole, alcune fabbriche, perché l’economia non può soccombere”.

Traffico record nell’area metropolitana di Parigi in attesa del discorso con il quale il presidente francese Emmanuel Macron potrebbe annunciare un nuovo lockdown. Alle 18.10 il sito Sytadin segnalava 435 chilometri di code sulle strade, oltre due volte la media del traffico abituale.

I media s’interrogano sulle ragioni del traffico, che potrebbe essere dovuto al desiderio di arrivare presto a casa per ascoltare il presidente, fare una scorta di spesa o trasferirsi in campagna prima che scatti il confinamento.


Merkel:virus corre, adesso misure dure “Il ritmo della diffusione del virus è particolarmente veloce. Viviamo una crescita esponenziale dei contagi. Dobbiamo agire. E agire adesso”.

Così Angela Merkel dopo l’incontro con i Laender, chiede un “grande sforzo nazionale confermando un “lockdown light” da Lunedì 2 novembre per 4 settimane. “Misure dure”, dice: bar e ristoranti chiusi,ma anche palestre, piscine, cinema e teatri. Nei luoghi pubblici potranno
incontrarsi solo 10 persone. Stop eventi pubblici.Restano aperte scuole,asili,parrucchieri e attività commerciali.

Ipotesi lockdown in Francia, alle 20 l’atteso discorso di Macron alla nazione.
Secondo l’emittente BFM TV, il governo francese – dopo il fallimento delle restrizioni decretate due settimane fa – prevede un confinamento a livello nazionale per un mese a partire dalla mezzanotte di giovedì, anche se più flessibile rispetto a quello della primavera scorsa.

Insomma, i governo europei non sanno che pesci prendere. Finirà malissimo.










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