sabato 3 ottobre 2020


I contagi da coronavirus oltre quota 2.500 registrati nella giornata di ieri non sono un caso isolato. La conferma arriva dal bollettino di venerdì 2 ottobre rilasciato dal ministero della Salute, che dà conto di 2.499 nuovi casi su 120.301 tamponi analizzati, a fronte di 23 morti.

Crescita costante per i ricoverati con sintomi, sono 3.142 (+45), mentre quelli in terapia intensiva sono 294 (+3).

Per quanto riguarda le regioni, la situazione più preoccupante resta quella della Campania, dove si registra anche oggi il numero più alto di casi giornalieri: sono 392, mentre i ricoveri sono saliti complessivamente a 478 (39 in terapia intensiva). Di più ne ha soltanto il Lazio con 727 a fronte di 264 nuovi contagi. Torna a salire anche il dato della Lombardia (307), così come in tripla cifra ci sono anche Piemonte (219), Emilia Romagna (163), Veneto (191), Toscana (223), Liguria (140) e Sicilia (140).

In tutto questo, gli sbarchi e gli arrivi di infetti continuano senza sosta in tutta Italia:



ASSALTO A LAMPEDUSA: 200 CLANDESTINI IN POCHE ORE

Due barconi con 83 e 90 clandestini sono arrivati nel giro di poche ore a Lampedusa. I 173 migranti sono stati già portati all’hotspot di contrada Imbriacola. Il primo gruppo, quello con 83 persone, è giunto durante la notte.



Ondata sbarchi in Calabria: centinaia di islamici, allarme contagio

Il partito del contagio vi obbliga alle mascherine all’aperto ma lascia sbarcare centinaia di clandestini infetti ogni giorno. Due imbarcazioni con un centinaio di invasori a bordo sono state intercettate, in due distinte attività, nelle acque dello Jonio calabrese, dal Reparto operativo aeronavale della Guardia di finanza che ha individuato otto presunti scafisti.



Clandestino positivo muore 24 ore dopo l’arrivo: così portano il virus in Italia

Un clandestino è morto ieri 1 ottobre all’ospedale di Udine. L’immigrato, pare afghano, era arrivato a Trieste con altri clandestini attraverso la famigerata ‘rotta balcanica’, ridenominata ‘rotta covid’, il giorno precedente. Poco dopo, i medici di stanza a Fernetti avevano registrato uno stato febbrile ed avevano quindi deciso di trasferirlo nel reparto Infettivi dell’ospedale Maggiore. 





E non poteva mancare il grullino nelle vesti di Spadafora.

Se i dati lo consentiranno dalla seconda metà di ottobre si potrebbe pensare di riaprire a “una piccola quantità di pubblico” tutte le discipline sportive e le altre serie, oltre alla Serie A. Questo il quadro tracciato dal ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, a margine di una visita alla sede della Fondazione delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. “Credo – ha detto Spadafora – che dovremo ancora avere molta prudenza. Non possiamo andare oltre le norme che in questo momento sono in vigore. Credo che forse l’idea sarà quella, ancora per un altra settimana, fino al 15 ottobre, di proseguire con queste norme. Poi dobbiamo assolutamente, se i dati ce lo consentiranno, pensare a tutte le discipline e anche a tutte le altre serie che non siano solo la serie A e aprire a una piccola quantità di pubblico anche per le altre competizioni, però questo purtroppo ce lo diranno soltanto i dati se sarà possibile o meno”.

Basaglia ha fatto danni enormi.








Un governo serio avrebbe già bloccato gli sbarchi, proprio per contenere i contagi.

Democraticamente io non ho alcun rispetto verso questo governo.

E se non rispetto questo governo per lo meno la mascherina non la indosso all’aria aperta perché so che mi stanno prendendo per il deretano.









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