Veneto criminale, il mirino sulla mafia albanese
I due colpi della guardia di finanza di Padova e Verona hanno portato alla luce i traffici nella nostra regione di una delle organizzazioni criminali più potenti d’Europa
In meno di 48 ore la guardia di finanza ha sequestrato 12 chili e mezzo di cocaina e arrestato tre corrieri albanesi. Si tratta di due operazioni che presentano aspetti di novità: il Veneto, nelle relazioni antimafia, non è mai stato considerato come territorio particolarmente calcato dalla cosiddetta “mafia albanese“. La mafia nigeriana sembrava aver assunto un ruolo prevalente nel traffico di stupefacenti ma, alla luce degli ultimi fatti, probabilmente la situazione è in divenire. Inoltre, mafia albanese e nigeriana, nelle relazioni degli investigatori, vengono considerate come rivali.
La Dia, nell’ultima relazione semestrale, scrive che «tra le organizzazioni criminali di matrice straniera, quella albanese continua ad apparire tra le più pericolose, anche in ragione della spiccata vocazione ad intessere proficue relazioni internazionali. Nel corso degli anni, sono stati ampiamente dimostrati i rapporti con omologhi sodalizi attivi nei Paesi Bassi, in Belgio, in Austria, in Germania, nel Regno Unito e in Spagna». I tre corrieri arrestati a Padova e a Verona, provenivano dalla Germania.
E proprio sul traffico di stupefacenti si concentra la Direzione investigativa antimafia: «La predilezione verso i traffici di stupefacenti conferisce ai sodalizi albanesi un ruolo importante nei rapporti con le altre organizzazioni criminali, anche straniere, tanto da rappresentare, per alcuni gruppi mafiosi autoctoni, un canale privilegiato per l’approvvigionamento di stupefacenti, principalmente eroina e cocaina».
Le indagini hanno fatto emergere legami tra la mafia albanese e camorra e ‘ndrangheta, due organizzazioni criminali molto attive nella nostra regione: il quadro del Veneto criminale è pronto ad accogliere nuovi, inquietanti scenari.
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