sabato 3 agosto 2019

MIGRANTI SPINGONO BAMBINI SUI BINARI? LA SOLUZIONE SINISTRA: “TRENI PIÙ LENTI”






MIGRANTI SPINGONO BAMBINI SUI BINARI? LA SOLUZIONE SINISTRA: “TRENI PIÙ LENTI”


La sinistra è una sorta di sanatorio dove i matti, invece di guarire, diventano sempre più folli.
L’altro giorno, in Germania, un profugo arrivato dalla Svizzera, dove veniva utilizzato come modello per le campagne sull’integrazione, ha spinto mamma e figlio sotto un treno: il figlioletto è morto.
Ora, per evitare che accada di nuovo, i Verdi hanno una geniale proposta. Presidiare le frontiere? No, diminuire la velocità dei treni.
Il governo tedesco ha invece deciso di “chiudere” il confine tra Germania e Svizzera.
A promuovere tale decisione in seno all’esecutivo federale è stato il ministro dell’Interno Horst Seehofer, presentandola come uno strumento per salvaguardare il Paese dall’“immigrazione selvaggia” proveniente dalla repubblica alpina.
L’introduzione di “severi” controlli di polizia alla frontiera tra i due Stati, lunga 347 chilometri, è stata quindi giustificata dal titolare del dicastero in questione facendo riferimento, durante un’intervista al settimanale di Amburgo Der Spiegel, a recenti fatti di cronaca nera.
In particolare, Seehofer ha additato l’episodio avvenuto lo scorso lunedì alla stazione di Francoforte, dove un cittadino eritreo proveniente proprio dalla Svizzera ha buttato sotto a un treno, causandone la morte, un ragazzino, come una “tragica” dimostrazione del “lassismo” osservato finora da Berna in ambito migratorio.
Il varo di rigidi controlli di frontiera da parte di Berlino non sarebbe altro che una reazione al “pressoché inesistente” monitoraggio, da parte delle autorità elvetiche, dei flussi di migranti dal territorio della nazione alpina verso quello teutonico. La linea dura del governo tedesco contro i “pericoli” provenienti dalla vicina Confederazione si concretizzerà quindi principalmente nell’istituzione di posti di blocco lungo le autostrade che collegano i due Paesi, nonché presso gli aeroporti e gli snodi ferroviari.
Sempre nell’intervista a Der Spiegel, Seehofer ha ammesso che l’introduzione di controlli di polizia al confine in questione costituisce una violazione dell’Accordo di Schengen, di cui Berlino e Berna sono membri e che impone l’assenza di qualsiasi impedimento alla libera circolazione delle persone attraverso le nazioni parti, ma ha contestualmente precisato che “ragioni di sicurezza interna” possono sempre giustificare sospensioni di tale trattato. La situazione che starebbe vivendo oggi la Germania, costretta a fronteggiare ogni anno circa “50mila arrivi di migranti partiti dalla Svizzera”, costituirebbe, ad avviso del ministro, proprio un’“emergenza in materia di ordine pubblico”, presupposto adeguato a interrompere l’applicazione delle norme Schengen.

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