MIGRANTI TORTURATI IN LIBIA, ANCHE IL FILMATO È FALSO – VIDEO
Una Procura della Repubblica ha richiesto e acquisito, il 28 agosto, i video dei lager libici mostrati a papa Francesco di cui Avvenire ha dato notizia. I reportage del nostro giornale sui centri in Libia sono stati acquisiti dalla Corte Internazionale di giustizia dell’Aja.
Peccato che le foto sbattute in prima pagina dal giornale fossero false, come scoperto dalla reporter indipendente Francesca Totolo e dal Primato Nazionale:
Per fortuna che abbiamo dei Giornalisti di Destra, se no lo prenderemo in quel posto senza sapere la provenienza.
Foto riprese da tutti i media di distrazione di massa e spacciate per vere.
Ad esempio una, questa:
Ci sono due filmati con orribili torture che pochissimi hanno visto ma che tanti hanno già deciso essere falsi. Eppure chi li ha visti, non ha dubbi: contengono immagini orrende e con protagonisti profughi. Lo si capisce da alcuni riferimenti chiari che rimandano a centri di detenzione libici. Sono quindi impubblicabili per le regole morali e deontologiche della professione giornalistica e per la nostra coscienza di cristiani.
Ma allora, perché tanti hanno deciso che sono falsi? Tutto nasce da due foto da noi usate per illustrare l’articolo che raccontava di questi filmati mostrati al Papa, consegnati al medico di Lampedusa Pietro Bartolo (responsabile delle prime visite a tutti i migranti che sbarcano a Lampedusa) da alcuni richiedenti asilo. Il dottore li ha dati al cardinale Montenegro, presidente della Caritas, il quale li ha portati a papa Francesco. Nel creare la didascalia delle foto abbiamo erroneamente scritto che erano frame tratti dai filmati. Invece si tratta di foto, anche queste consegnate da alcuni richiedenti asilo. Cosa di cui ovviamente ci scusiamo. Ma i filmati esistono, sono drammatici e sono stati consegnati alla magistratura inquirente. Ed è di questi che parla il nostro articolo.
Come abbiamo visto prima, le foto sono in realtà di altra provenienza. Ma al di là di questo, cosa mostrano quelli di Avvenire per rivendicare la veridicità dei loro video? Non i video, adducendo improbabili questioni giudiziarie, ma uno screenshot ricavato da uno degli stessi video:
Con l’indicazione nel file jpg di ‘video libia’. Beh, no:
Come infatti scoperto ancora da Francesca Totolo, lo screenshot è ripreso da un video brasiliano (si sente parlare portoghese, non certo arabo) di 4 anni fa:
Ho un video ove il Portavoce per gli immigrati Carlotta Sami, dice che gli migrati della Nave Diciotti non scappano da nessuna guerra, ma vengono in Europa per cercare lavoro, prossimamente ve lo pubblicherò qui.
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