Le notizie della Val Di Sieve
domenica 30 settembre 2018
BREAKING NEWS
,
CRIMINI IMMIGRATI
MATTANZA ALL’ADDIO AL CELIBATO: ABBIAMO UN PROBLEMA CON ROMENI E ALBANESI
SETTEMBRE 30, 2018
.
Addio al celibato finito in tragedia ieri notte, 29 settembre 2018 a Villorba, per una lite dove sono spuntati coltelli che hanno causato la morte di un ragazzo di 21 anni e il ferimento di altri sette. Gli aggressori, datisi alla fuga, un cittadino romeno e uno albanese, sono stati fermati in serata dai carabinieri dopo alcune ore.
Luogo della tragedia, un parcheggio di un condominio a Fontane Chiesa Vecchia
di Villorba (Treviso), dove ieri sera intorno alle 22.30 è arrivato un gruppo di una quindicina di giovani di origine moldava. Erano reduci da una festa per l’addio al celibato di uno di loro, Giovanni, 24enne, e si sono fermati a chiacchierare, forse con un tono di voce troppo alto, sotto l’abitazione del festeggiato.
Ma dalla finestra di un appartamento sono giunte le proteste per rumori eccessivi da parte di due o tre uomini sui trent’anni, cittadini romeni o comunque dell’Est secondo le prime testimonianze delle vittime, con i quali il gruppo di moldavi ha avuto un alterco.
Gli uomini che protestavano per i rumori eccessivi sono allora scesi ad affrontare il gruppo di moldavi, ma lo hanno fatto armati di coltelli affilati: una volta giunti nel parcheggio hanno iniziato a tirare fendenti tra i ragazzi, colpendo a caso. Ed è stata una mattanza.
Sul selciato, colpito da una profonda coltellata, è rimasto esanime Igor Ojovanu, 21 anni, studente e lavoratore, morto ancor prima che arrivassero le ambulanze, nonostante il massaggio cardiaco tentato dai suoi amici.
Sette i ragazzi feriti dalle coltellate, tre – tra cui il promesso sposo – in condizioni gravissime. Sono arrivate quattro ambulanze del Suem 118, che
hanno iniziato a trasportare all’ospedale Cà Foncello a Treviso i feriti. Per Igor invece non c’è stato niente da fare.
Gli accertamenti, avviati dalla Compagnia dei carabinieri di Treviso, comandati dal capitano Stefano Mazzanti coordinati dal sostituto procuratore Daniela Brunetti, hanno portato al fermo, poche ore dopo, di due sospettati: si tratta di un cittadino romeno e di uno albanese. Erano scappati in auto, ma poco tempo
dopo si erano recati al pronto soccorso dell’Ospedale, per farsi medicare alcune ferite da taglio, che probabilmente si erano procurati durante la rissa. Sono stati quindi condotti in caserma, in cella di sicurezza. Per ora non hanno risposto alla domande dei carabinieri.
E’ tempo che Salvini prenda in mano la questione ‘comunitari’ e degli albanesi che, ricordiamolo, possono entrare in Italia senza visto: intollerabile, visto cosa combinano.
I Romeni, molti dei quali sono Rom, rappresentano il 14,2 per cento degli immigrati in carcere. Ovvero più del 4,8 per cento dell’intera popolazione carceraria. Visto che il totale della popolazione romena in Italia è circa 1.151.395, ovvero 1,9% della popolazione residente, significa che hanno una propensione a commettere reati che è 3 volte la loro presenza sul territorio. E quasi 10 volte quella degli italiani.
Non solo, i cittadini romeni sono responsabili dell’8,6% degli arresti e delle denunce per violenza sessuale, significa che stuprano oltre 4 volte più del ‘normale’, ovvero di quanto ci si aspetterebbe rispetto al loro numero sul territorio.
Abbiamo un serio problema con i romeni. Serve una soluzione. Definitiva.
Nessun commento:
Posta un commento
Post più recente
Post più vecchio
Home page
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento