RICCHI SUI BARCONI: VENGONO IN ITALIA A SCROCCARE O SPACCIARE
GENNAIO 1, 2023
A salvare il gruppo di invasori, fra cui una donna, sono stati i militari della G120 calabrese della Guardia di Finanza.
I clandestini hanno riferito di essere partiti da El Skhita, area di Sfax in Tunisia, e d’aver pagato 5mila/6mila dinari. Tutti sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove ieri si era arrivati a poco meno di 1.400 presenze.
Più di seimila euro. Spesso pagati più volte. Sono quasi come avere cinquantamila euro in Italia: questi sono, o figli di famiglie benestanti, o spacciatori in trasferta. Oppure terroristi islamici.
Ribadiamolo, chi si mette in viaggio da Paesi come Nigeria, Tunisia e Senegal per arrivare in Libia e Tunisia ad imbarcarsi, soprattutto se con figli al seguito, è un benestante che gioca alla lotteria:
Non possono esserci dubbi. E lo stesso per quelli che si imbarcano sulle banche a vela verso l’Italia dalla Turchia o si fanno portare in aereo dai criminali dei corridoi umanitari.
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