domenica 1 gennaio 2023

 BREAKING NEWS, INVASIONE

EMERGENCY PROTESTA CONTRO DECRETO: “COSÌ TRAGHETTARE MIGRANTI COSTA TROPPO”

GENNAIO 1, 2023





“Il decreto Sicurezza votato dal Consiglio dei ministri riduce drasticamente le possibilità di salvare vite in mare, limitando l’operatività delle navi umanitarie e moltiplicando i costi dei soccorsi per tutte le Ong in mare”, dicono dalla famigerata ong Emergency.

Dall’Ong fondata da Gino Strada protestano contro il decreto legge votato dal governo italiano che obbliga i trafficanti umanitari ad effettuare le richieste d’asilo già a bordo della nave allo Stato di bandiera: questo, ovviamente, porterebbe paesi canaglia come Norvegia e Panama a togliere, finalmente, la bandiera alle navi negriere.

“Le linee guida dell’Organizzazione Internazionale Marittima (IMO) sono chiare: qualsiasi attività al di fuori della ricerca e salvataggio deve essere gestita sulla terra ferma dalle autorità competenti e non dallo staff delle navi umanitarie”. Anche dalla Ong Sea-Eye si lamentano per lo stesso motivo, adducendo ipotetiche limitazioni sulla Germania: “Le nuove regole interferiscono anche massicciamente con la responsabilità e la libertà del nostro Stato di bandiera senza alcuna base nel diritto internazionale”.

Loro giocano su questo cavillo. Ma uno Stato sovrano fa valere le leggi del Parlamento, non le ‘linee guida’ di una organizzazione sovranazionale.

A tutte queste rimostranze ha risposto la stessa Giorgia Meloni in un passaggio dei suoi appunti: “Abbiamo varato in Consiglio dei ministri un decreto che riguarda soprattutto la vicenda delle Ong e che ha come obiettivo il rispetto del diritto internazionale, che non prevede che ci sia qualcuno che può fare il traghetto in mare, e fare la spola con gli scafisti per trasferire gente da una nazione all’altra”.


























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