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COMMISSIONE UE PARTORISCE PIANO IN 20 PUNTI PER IMPORTARE TALENTI AFRICANI IN ITALIA: FLOTTA ONG COORDINATA DAGLI STATI
NOVEMBRE 21, 2022
La Commissione Ue, in vista del Consiglio straordinario dei ministri degli Interni sul tema dei clandestini, partorisce il solito piano.
«Il testo mette al centro della discussione alcune importanti questioni in tema di gestione dei flussi migratori e lo fa nella prospettiva già auspicata dal governo italiano», ha commentato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, dicendosi quindi soddisfatto «per i contenuti» del piano Ue.
Ridicolo, lui e il suo governo, se pensano il carrozzone Ue abbia intenzione e possibilità di fare qualcosa, tranne stilare piani che poi non hanno mai alcuno sviluppo reale.
Oggi la commissaria Ue agli Affari Interni, Ylva Johansson, quella che vuole ripopolare l’Europa con gli africani, lo ha presentato in un punto stampa a Bruxelles, chiarendo che si tratta essenzialmente di un «appello ad accelerare» le azioni già sul tavolo, con alcune iniziative nuove. Tradotto: la solita cazzata.
Per la Commissione Ue, la prima azione è lanciare, entro fine anno, la “Team Europe Initiative on Central Mediterranean”. All’interno di questa azione europea congiunta per il Mediterraneo centrale si prevede, tra l’altro, di «aumentare il coordinamento operativo dell’azione esterna sulle migrazioni»; «rafforzare le capacità di Tunisia, Egitto e Libia» di «prevenire le partenze irregolari»; sviluppare «un nuovo programma regionale per combattere il traffico di migranti»; rafforzare la task force trilaterale Ue-Unione Africana-Onu per la Libia; concludere «rapidamente» l’accordo operativo tra Frontex e la missione Eubam in Libia; «intensificare la cooperazione» di Frontex con Eucap Sahel Niger; «consolidare la cooperazione» con il Niger; «coordinare gli sforzi diplomatici» nei confronti dei Paesi terzi nei quali rimpatriare i migranti; predisporre «operazioni di rimpatrio rapide e mirate» effettuate da Frontex; «accelerare l’attivazione» della partnership per i talenti con Tunisia, Egitto e Bangladesh; «aumentare la cooperazione» tra gli Stati membri nello scambio di informazioni.
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Fra le azioni che la Commissione Ue vuole intraprendere c’è, poi, il rilancio del meccanismo volontario di solidarietà per ricollocare i migranti, rispetto al quale Bruxelles invita gli Stati membri ad affrontare «le strozzature finora individuate, migliorando la flessibilità, razionalizzando i processi e attuando il finanziamento di misure alternative».
Insomma, questo:
Inoltre, Frontex condurrà una «valutazione» della situazione nel Mediterraneo Centrale, per «identificare le necessità» di supporto attraverso «operazioni congiunte»; «promuovere il dialogo» tra gli Stati rivieraschi del Mediterraneo; «promuovere le discussioni» nell’Organizzazione Marittima Internazionale, (l’Imo, l’agenzia dell’Onu che si occupa di sicurezza della navigazione, ndr) sul «bisogno» di un «quadro specifico e linee guida per le imbarcazioni che hanno un particolare focus sulle attività di ricerca e soccorso, in particolare alla luce degli sviluppi nel contesto europeo».
Insomma sulle Ong che, a questo punto, diventeranno una flotta coordinata dalla Ue invece di sparire dal Mediterraneo.
Il piano Ue è stato accolto con soddisfazione dal ministro Piantedosi, che ha riconosciuto come accolga temi e prospettive dell’Italia. «In particolare – ha sottolineato – mi riferisco alla condivisione dell’esigenza di una più intensa cooperazione con i Paesi di origine e transito dei flussi migratori, anche attraverso la realizzazione di specifici programmi europei di investimenti su quei territori». Per il ministro, inoltre, «molto significativo» è «il riferimento a una implementazione del meccanismo di solidarietà», che attualmente ha dato «risultati assolutamente insufficienti», e «altrettanto importante» è l’aspetto relativo a «un maggiore coordinamento delle attività di ricerca e soccorso nelle aree Sar, che prevede, come da tempo richiesto dall’Italia, un ruolo anche per gli Stati di bandiera». «Sono convinto – ha concluso Piantedosi – che si tratti di una valida traccia di lavoro comune e opereremo già a partire dalla riunione di venerdì prossimo per ogni ulteriore arricchimento del piano di azione europeo».
E’ totalmente inadeguato. Serve un ministro politico, non un passacarte tecnico. L’Italia è in emergenza, non ha bisogno di ‘tracce di lavoro’, ma di azione: ORA.
Il governo italiano deve applicare il programma votato dagli elettori. Senza aspettare inutili e improbabili aiuti dalla Ue. Altrimenti Meloni può tranquillamente tornare alla Garbatella.
Sono felice che mister VOX che ha tanto osannato lega e leghisti sia arrivato alla mia stessa considerazione, ma la mia era preelettorale, che e’ un altro governo di falliti che tirano a campare per frefare il loro lauto stipendio , razzista per razzista io odio coloro che perdono tempo in puttanate e gli analfabeti a prescidere dal loro colore della pelle e nel parlamento dono maggioranza, mentre ci sono negri come il carbone intelligenti più della immondizia che ci governa, in italia non vengono talenti viene la feccia, se fossero talenti i loro stati li rivorrebbero indietro, invece una volta sbarcati non li vogliono più
Capre capre capre
E pure idioti