CALDEROLI: “LE ONG VANNO FERMATE: SONO TAXI DEL MARE”
NOVEMBRE 5, 2022
La gestione del caso delle navi ong che con 985 clandestini a bordo attendono da quasi due settimane l’indicazione di un porto sicuro «non dipende dal governo, ma da chi li carica», spiega Calderoli. “C’è l’obbligo di soccorrere in mare. Le ong non avrebbero dovuto aiutarli?”, chiede Federico Capurso de La Stampa. La risposta del ministro leghista è inequivocabile. «Dubito che si sia trattato di un soccorso in mare. Credo di più a un trasferimento di soggetti che avevano un appuntamento per essere portati con le navi delle ong. Per me le ong rappresentano un problema a livello europeo e nazionale che dovrà essere affrontato. Non possiamo assecondare soggetti che si prestano a una situazione di illegalità. Insomma, i taxi del mare anche no, grazie». Per poi evidenziare la linea del governo. «Io vorrei che quelle persone non fossero mai partite. Ma la politica deve arrivare anche dall’altra parte del Mediterraneo, per far si che le partenze vengano ridimensionate».
Azzerate.
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