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BRUTUS, IL CIGNO AMMAZZATO E SCUOIATO: INDOVINATE CHI È STATO?
LUGLIO 7, 2022
La scorsa notte è stato brutalmente ucciso ‘Brutus’, il cigno che viveva al Lago Niguarda del Parco Nord Milano.
Ne dà notizia in una nota il presidente Marzio Marzorati, spiegando che i resti dell’animale sono stati trovati questa mattina dalle guardie del parco e dalle Guardie Ecologiche Volontarie.
Grazie alle immagini registrate dalle telecamere presenti nell’area, le guardie – spiega la nota – stanno lavorando per l’identificazione della persona che ha ucciso il cigno, presente sin dalla creazione del lago nel 2015. Diventato negli anni il simbolo del Lago Niguarda, gli era anche stato dato un nome, Brutus, in riferimento al carattere poco amichevole tipico dei cigni.
Quanto successo, “è una brutale violenza inammissibile che non possiamo assolutamente tollerare perché é un atto grave contro un essere vivente. In queste ore stiamo ricevendo moltissimi messaggi sui social da persone preoccupate, tristi e anche arrabbiate per quanto successo al nostro amato cigno, questo è un segnale di sensibilità e solidarietà da parte di tutta la comunità che apprezziamo” commenta Marzio Marzorati, presidente di Parco Nord Milano, che annuncia che verrà intensificato il lavoro di vigilanza.
“A me piace pensare – ha scritto su Facebook – che non sia stato un essere umano ad uccidere il cigno del lago di Niguarda. Era un cigno che tutti coloro che erano stati almeno una volta al laghetto avevano visto, anzi ammirato. Qui non si tratta di essere garantisti, la persona che lo ha ucciso, se è stata una persona, ha dimostrato di non essere degno di essere chiamato persona. Bisognerà fare tutti i passaggi giuridici necessari affinché se condannato, risarcisca il danno causato al città e al municipio”. E poi il pensiero condiviso in queste ore da tutti gli affezionati del lago (e del cigno): “Ciao Brutus riposa in pace”.
Infatti non è stato un Homo Sapiens, ma una specie ibrida.
Il povero animale è stato preso, ammazzato e poi scuoiato da un uomo. Le telecamere del Parco hanno registrato tutto e così sono partite le indagini per individuare il responsabile.
Ad accorgersi che il cigno mancava dal laghetto dove normalmente viveva, nella mattinata, sono state le guardie ecologiche volontarie e i guardiaparco, che hanno trovato ciò che rimaneva dell’animale, ovvero le sue piume. Tutto il resto, infatti, è stato portato via dall’uomo immortalato dalle telecamere di videosorveglianza.
NEGRI!DOVETE PAGARE!!!!SUBUMANI SCHIFOSI!!!L’AFRICA DEVE ESPLODERE, DIVETE SPARIRE FINO ALL’ULTIMO!!!
Se non ci svegliamo l’Europa non farà neanche l’ultimo canto del cigno.