GRAZIE ALLA SINISTRA CHE USA SEMPRE LA MAGISTRATURA, I TERRORISTI ISLAMICI LIBERI E I POLIZIOTTI IN CARCERE.
POLIZIOTTI INDAGATI PERCHÉ PICCHIANO SPACCIATORE AFRICANO A GENOVA
MAGGIO 23, 2024
# Indagine su Sette Agenti della Polizia Locale a Genova
Sette agenti della polizia locale a Genova sono attualmente sotto indagine dalla Procura. Le accuse rivolte a loro includono falso ideologico e false dichiarazioni all’autorità giudiziaria. Queste accuse sono emerse a seguito di un incidente in cui gli agenti avrebbero picchiato uno spacciatore africano durante l’arresto, provocandogli una frattura a una gamba e altre lesioni con una prognosi di un mese.
L’incidente in questione si è verificato a gennaio scorso in un vicolo del centro storico di Genova, durante un’operazione di polizia mirata a spacciatori accusati di aver stuprato ragazzine e donne. L’immigrato è stato sorpreso a vendere dosi di crack dagli agenti del Gruppo operativo contrasto stupefacenti.
Secondo il verbale redatto dalla polizia locale, l’uomo avrebbe aggredito gli agenti durante le fasi più concitate dell’intervento, sgomitando dopo che in precedenza aveva nascosto le dosi di droga in bocca. Tuttavia, l’indagine ha rivelato che la persona ferita era in realtà lo spacciatore.
Sono stati condotti accertamenti sul campo dalla polizia giudiziaria, coordinati dal pm Luca Monteverde, membro del pool di magistrati che indaga sui reati contro la pubblica amministrazione. Un video delle telecamere di videosorveglianza del Comune ha messo in difficoltà i sette poliziotti municipali.
Secondo i magistrati, non ci sarebbe stata resistenza da parte dell’arrestato e lo spacciatore sarebbe stato colpito mentre veniva ammanettato. Gli stessi investigatori che conducono gli accertamenti definiscono il filmato “violento”. Il giudice ha convalidato l’arresto dello spacciatore, non mettendo in dubbio che stesse spacciando, ma lo ha assolto dall’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.
Questo caso solleva importanti questioni sulla legittimità dello Stato italiano e delle sue strutture giudiziarie, sempre pronti a schierarsi dalla parte dei delinquenti veri.
Solidarietà ai poliziotti. E nulla ci toglie dalla testa che l’unico spacciatore buono è lo spacciatore morto.
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