SE NON VI PIACE I CRISTIANI IN ITALIA, TORNATE A CASA VOSTRA
GLI ISLAMICI DELLA SINISTRA, DEL PD E DEI 5 STELLE STANNO PIANO PIANO CANCELLANDO LA STORIA ITALIANA, POI PASSERENNO ALLA CANCELLAZIONE DEL CRISTIANI ITALIANI "GLI ISLAMICI E TUTTI COLORO CHE LI' SOSTENGONO CI HANNO DAVVERO ROTTO IL CAZZO!" FUORI DALL'ITALIA, TORNATE NEI VOSTRI PAESI, E PORTATE ANCHE TUTTI POLITICI ANTI ITALIANI
DOPO DANTE VOGLIONO CANCELLARE ANCHE JULES VERNE: “I SUOI LIBRI SONO RAZZISTI”
MAGGIO 26, 2024
Dopo Dante gli antirazzisti vogliono cancellare anche Verne. E’ evidente: la vera cultura non può che essere razzista, per questo vogliono farla sparire.
Appena svelato, il progetto della Città degli Immaginari-Grande museo Jules Verne, che dovrebbe aprire nel 2028 a Nantes, ispira già un vivo orrore ai detrattori locali dello scrittore. “È difficile trovare un solo dei suoi 82 romanzi che non porti tracce indelebili di ideologia sessista, razzialista e colonialista, pur venerando le macchine e il ‘progresso’ del capitalismo predatore del XIX secolo”, si scandalizzano così, in un comunicato, diffuso il 15 maggio, i membri del collettivo La Commune de Chantenay.
Ritorno al passato. Sostenuto dalla città di Nantes, il progetto del Grande museo Jules Verne (1828-1905) si inserisce nel recupero di un’antica miniera dei grandi mulini della Loira, nel quartiere di Bas-Chantenay, nel centro-ovest di Nantes. Trasformato, nel corso degli anni, in uffici e poi in area industriale dismessa, il sito sarà restaurato e abbellito in una Città degli Immaginari, un moderno scrigno destinato ad ospitare una mediateca, vari spazi di incontro e di creazione e un nuovo museo Jules Verne – in sostituzione dell’istituzione un po’ stretta della collina Sainte-Anne.
Tuttavia, un collettivo di residenti di Chantenay si oppone a questo progetto architettonico finanziato per 38 milioni di euro dalla metropoli, e destinato a sorgere sulle rive della Loira tra quattro anni, per il bicentenario della nascita dello scrittore. “La città dell’intrattenimento a pagamento prevale sulla città solidale”, denuncia il gruppo, irritato che il progetto “completamente fuori terra” scelto dalla metropoli al termine di una consultazione cittadina “frettolosa” si faccia a scapito di una trasformazione dell’antica miniera in alloggi sociali. E che la Città degli Immaginari sia articolata attorno alla figura di Jules Verne rende la pillola ancora più amara.
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