martedì 8 novembre 2022

TRAFFICANTI DI ESSERI UMANI FA RICORSO AL TAR ITALIANO




ONG TEDESCA FA RICORSO AL TAR CONTRO DECRETO GOVERNO: “NON CE NE ANDIAMO”

NOVEMBRE 6, 2022








La magistratura è ormai un orpello globalista al servizio dei nemici degli Stati che serve ai globalisti per spogliare i popoli della loro sovranità: secondo loro i governi non hanno neanche il diritto di scegliere chi cazzo può entrare nel proprio territorio, lo decidono ong e magistrati. Intollerabile.

E’ fondamentale inserire la primazia delle leggi italiane rispetto a trattati internazionali in costituzione come da programma di Meloni.

La guerra contro le Ong non sarà breve. Queste sono organizzazioni terroristiche finanziate da entità straniere e supportate da legioni di legulei. Uno dei motivi per lo sbarco dei presunti minori è stato anche togliere questa scusa ai tribunali.

Sarà comunque essenziale depotenziare la magistratura rossa. Uno dei modi è avere evitato che le navi irrompessero in altri porti diversi da Catania, dove c’è Zuccaro, altrimenti procuratori simili-Patronaggio avrebbero già ordinato lo sbarco di tutti.

Il comandante della famigerata Humanity-1 rifiuta gli ordini delle autorità italiane: “Non me ne vado”.

L’ong ha presentato un ricorso al Tar di Roma contro i provvedimenti del Governo perché, nella loro bizzarra ipotesi, violerebbero “il diritto internazionale e italiano”. Ad annunciarlo è l’Ong in un delirante comunicato.

“Secondo il diritto internazionale – starnazza la tedesca Mirka Schäfer, Advocacy officer di Sos Humanity – un’operazione di ricerca e soccorso si conclude con lo sbarco dei sopravvissuti in un luogo sicuro. È illegale consentire lo sbarco solo a pochi eletti sopravvissuti. Inoltre, respingere tutti gli altri al di fuori delle acque territoriali nazionali costituisce una forma di respingimento collettivo e quindi viola sia la Convenzione europea dei diritti dell’uomo che il principio di non respingimento della Convenzione di Ginevra sui rifugiati”.

L’Italia deve uscire da queste ridicole convenzioni.

Sabato sera, frigna l’Ong, “era stato ordinato alla nave di soccorso dell’organizzazione, la Humanity 1, di entrare nel porto siciliano di Catania. 144 persone precedentemente salvate da un’emergenza in mare sono state autorizzate a scendere a terra. Tuttavia, le autorità hanno rifiutato di consentire lo sbarco di 35 dei 179 sopravvissuti a bordo dell’Humanity 1. Hanno anche chiesto al capitano di ripartire dal porto con a bordo i 35 superstiti, cosa che domenica ha rifiutato di fare citando il diritto marittimo”.
























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