mercoledì 27 ottobre 2021

 BREAKING NEWS, VENETO, VIDEO

RAGAZZINA ACCERCHIATA E PESTATA A SCUOLA TRA NORDAFRICANI CHE INCITANO A MASSACRARLA – VIDEO

OTTOBRE 27, 2021





































IL VENETO STA DIVENTANDO COME LE BANLIEUS ‘FRANCESI’.


Un altro pestaggio fuori da una scuola superiore del Vicentino ripreso dai cellulari e veicolato tramite messaggi e social. Mentre sono ancora in corso le indagini sull’aggressione che venerdì scorso ha subito dal branco un 17enne, all’esterno dell’istituto San Gaetano di Vicenza, lunedì è stata presa di mira una 15enne fuori dall’Ipsia Garbin di Schio, in via Tito Livio. L’adolescente, che frequenta la seconda, stando alle immagini, viene sorpresa alle spalle da cinque ragazze più grandi di lei (pare di quinta). Quelle con cui, qualche ora prima, a ricreazione, ci sarebbe stato uno scambio di insulti.

La spintonano e la colpiscono a quanto pare anche con schiaffi e calci e la trattengono per i capelli, tirandoglieli a ciocche, anche quando è a terra, accerchiata, tra chi incita alla violenza in lingua magrebina (e la voce è maschile) e chi urla «basta, basta» e allontana le bulle.

https://www.ecovicentino.it/wp-content/uploads/2021/10/garbin-3-.mp4?_=1

L’aggressione sarebbe andata in scena al termine delle lezioni: sequenze filmate con lo smartphone e veicolate tra i giovani. E non ci sarebbe un unico video. La 15enne ha riportato lividi ad una gamba e dolori al collo e si è fatta refertare. La sua famiglia si è già rivolta ai carabinieri e martedì ha incontrato il dirigente scolastico Alessandro Strazzulla che ha segnalato l’episodio alla polizia locale.

Intanto sul pestaggio di Vicenza è intervenuta la direttrice del San Gaetano, Roberta Peloso. «La nostra scuola promuove già incontri per prevenire episodi di bullismo e dopo l’aggressione di cui è stato vittima venerdì scorso un nostro studente faremo ulteriori interventi educativi – anticipa – Inoltre, ultimate le indagini dei carabinieri, faremo scattare i provvedimenti disciplinari nei confronti degli autori, anche se il pestaggio è avvenuto fuori da scuola, oltre il portone: in quanto educatori ci sentiamo responsabili, non possiamo lavarcene le mani». Così sul violento episodio condiviso via Whatsapp. Immagini al vaglio degli investigatori che starebbero identificando già qualcuno di loro. «Siamo indignati per quanto accaduto e vicini al giovane ferito e ai suoi genitori, quanto riportato anche nella circolare che faremo avere alle famiglie dei nostri iscritti. Sono indignati come noi anche tanti ragazzi che non condividono questa immagine della scuola e che solidarizzano con il 17enne, che speriamo possa rientrare il prima possibile a lezione».












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