giovedì 28 ottobre 2021

 BREAKING NEWS

VITTIMA STUPRO DESCRIVE UOMO DALLA “PELLE SCURA”: CONDANNANO ITALIANO CHE RIMANE IN CARCERE 2 ANNI PRIMA SE NE ACCORGANO

OTTOBRE 28, 2021


























Era stato condannato a 5 anni di reclusione per violenza sessuale. I fatti erano avvenuti a Terracina, dove una 22enne era stata aggredita in strada, gettata a terra e palpeggiata nelle parti intime prima di riuscire a fuggire da un uomo da lei definito “dalla pelle scura”. Invece, arrestarono un italiano che è rimasto in carcere 11 mesi.

Per quell’episodio, infatti, il povero Gabriel Marchetti fu condannato in primo grado, dal tribunale di Latina. Ieri la Corte d’Appello di Roma lo ha assolto per non aver commesso il fatto. Dopo 11 mesi di carcere.

Il ragazzo ha infatti scontato 11 mesi di carcere e 6 mesi ai domiciliari, prima di veder finire quello che è stato un vero e proprio incubo.

Il giovane, di Sabaudia, che il 3 giugno del 2021 aveva 18 anni, non è l’aggressore. Gli avvocati Angelo Palmieri e Amleto Coronella hanno dimostrato che la descrizione della ragazza non corrisponde all’imputato e, inoltre, i filmati delle telecamere in cui si vede passare il 19enne un minuto dopo il passaggio della vittima e poi sparire dietro la curva dove era stata aggredita, non sono stati acquisiti regolarmente, secondo cioè quella che viene chiamata “l’estrapolazione forense”.

La 22enne aveva parlato agli investigatori di un ragazzo alto, almeno 1.80 o 1.85 centimetri, di carnagione scura, allenato e che portava un casco verde e nero.

Il 19enne ora assolto è alto invece 1 metro e 70 cm, non è magro e allenato, ha la carnagione chiara e il casco che portava era bianco e blu.

Il pubblico ministero ha chiesto ieri la conferma della condanna emessa in abbreviato dal giudice del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, e anche, in più, delle pene accessorie. La Corte d’Appello ha invece assolto il giovane.

Rendiamoci conto: non solo lo arrestano, ma c’è anche un delinquente che lo condanna nonostante non ci sia alcuna similitudine nelle descrizioni. Ma dove è finito il principio latino ‘in dubio pro reo’? Qui, addirittura, non c’erano nemmeno dubbi. E questo disgraziato si è fatto quasi due anni agli arresti.

I magistrati responsabili dovrebbero finire anche loro agli arresti per lo stesso periodo di tempo.






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