L’ANTITERRORISMO PERQUISISCE CASA DI CHI DICE: “PRENDERE A CALCI IN CULO SALA”
OTTOBRE 28, 2021
L’antiterrorismo per chi, alla richiesta di Sala di caricare i manifestanti, ha replicato: “Quindi è giusto anche prendere lui a calci in culo”.
La Polizia di Stato, al termine di un’attività investigativa coordinata dal capo della Sezione Distrettuale Antiterrorismo della Procura di Milano Alberto Nobili, ha eseguito due decreti di perquisizione nei confronti di due indagati per minacce gravi ai danni del sindaco di Milan o Giuseppe Sala.
Le perquisizioni, coordinate dalla Digos di Milano e dalla Direzione Centrale Polizia di Prevenzione, sono state effettuate dai poliziotti di Vercelli e Cagliari.
I due perquisiti, senza precedenti di polizia, sono utenti della chat Telegram riconducibili al movimento No Green Pass Basta dittatura – proteste, chiusa dall’A.G. di Torino.
Uno degli indagati per le minacce via chat al sindaco di Milano Giuseppe Sala è un sottufficiale della Marina militare, ora non in servizio perché No vax. Sulla chat ‘Basta Dittatura – proteste’, spiega la Polizia, messaggi ingiuriosi e minatori verso il sindaco.
Sulla chat uno degli indagati, un 51enne del Sud Sardegna, ha postato: “Quindi è giusto anche prendere a calci in culo questo bastardo di merda quando avvistato nella città”. Simile il post dell’altro, un 50enne residente nel Vercellese. I due hanno ammesso le loro responsabilità
Intanto:
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