MIGRANTI SCATENATI RAPINANO CON COLTELLO PUNTATO ALLA GOLA, RAGAZZA MASSACRATA DI BOTTE
OTTOBRE 30, 2021
E sono talmente tanti che ormai si rapinano tra loro.
Stava aspettando il treno a Seveso per andare a casa, a Mariano Comense, dove risiede il 23enne che è stato aggredito sulla banchina. Erano circa le 18.20 di lunedi’ pomeriggio e il giovane era in compagnia di un amico, un 29enne. I due ragazzi sono stati avvicinati da due immigrati originari del Marocco ma da tempo in Italia senza una fissa dimora.
Quest’ultimo, come riportato anche da MonzaToday, ha cercato invano di riprendersi il monopattino ma è stato nuovamente aggredito, prima con le mani al collo e poi con un coltello puntato alla gola.
A quel punto il 23enne ha reagito ed è riuscito a divincolarsi schivando anche una pericolosissima coltellata all’addome, per poi però subire il ritorno dei due che, dopo averlo ripetutamente colpito con schiaffi e pugni, si sono allontanati con il monopattino. Impaurito il malcapitato è scappato nella direzione opposta raggiungendo un addetto alla sicurezza dello scalo ferroviario che ha subito richiesto l’intervento dei carabinieri di Seveso.
Nel frattempo, per nulla sazi, i due nordafricani, armati di coltello e di una bottiglia, hanno cercato di farsi consegnare il portafoglio dal 29enne che, con prontezza è fuggito via.
Pochi istanti dopo è arrivata una pattuglia dei carabinieri di Seveso che, nel piazzale davanti all’ingresso della stazione e ha intercettato i due aggressori i quali, a loro volta, hanno violentemente cercato scappare dai militari insultandoli e minacciandoli di morte. Uno dei due, dopo aver colpito un carabiniere, ha addirittura tentato la fuga cercato di salire su un treno in fermata. La pronta reazione del militare ha però consentito di bloccare anche questo secondo malvivente.
Entrambi sono stati arrestati per rapina aggravata e resistenza, minaccia e oltraggio a un pubblico ufficiale e dopo esser stati portati in caserma per le formalità del caso, sono stati messi a disposizione del pubblico ministero della Procura della Repubblica di Monza che ha disposto il trasferimento nel carcere del capoluogo brianzolo.
Sempre nel comasco, è stata soccorsa da una passante, che l’ha trovata in lacrime, dolorante e sanguinante, con il volto gonfio per le botte subite, una giovane comasca di 19 anni vittima di una brutale aggressione avvenuta nella tarda serata di giovedì in piazzale Gerbetto. Aggressione sulla quale i poliziotti della squadra volante della Questura di Como hanno avviato accertamenti, per cercare di giungere quanto prima all’identificazione certa e quindi alla denuncia del responsabile.
La chiamata di soccorso al centralino del numero unico di emergenza 112 arriva attorno alle 23.30 di giovedì sera. Una donna, residente in piazzale Gerbetto, racconta di aver appena soccorso una ragazza. È stata aggredita, ha il volto tumefatto.
L’autore dell’aggressione parrebbe essere un conoscente della ragazza. Lei ha raccontato ai medici del pronto soccorso di essere stata gettata al suolo e, una volta stesa a terra, colpita ripetutamente anche al volto.
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