«Il caso della famiglia di Salorno mi ha colpito profondamente. Dal punto di vista umano io, come molti altri, sono molto dispiaciuto ma la legge in vigore non ci consente di dare una mano a questo padre malato di Sla attualmente ricoverato in una struttura per lungodegenti. Per i parametri fissati dalla norma il signor Micheletti dovrà pagare la retta piena (1580 euro ndr) e la famiglia, con tre bimbi piccoli, dovrà attingere dai propri risparmi». Ecco la risposta del presidente del Comprensorio Oltradige Bassa Atesina Edmund Lanziner che si è interessato del caso sollevato da Barbara Faustin, che ha profondamente colpito l’opinione pubblica. «Per il calcolo di un’eventuale agevolazione il Distretto tiene in considerazione anche il reddito e i risparmi dei parenti di primo grado, in questo caso i genitori del signor Micheletti. Tocca alla famiglia e a questi ultimi accollarsi i costi prima che intervenga la mano pubblica». «Noi, come Comprensorio, o i Comuni per le rette delle case di riposo possiamo e dobbiamo intervenire solamente quando la famiglia interessata o i parenti non riescono, in base al reddito e al patrimonio, a coprire le spese. Nel resto d’Italia vengono presi in considerazione anche i redditi dei parenti che vanno oltre al primo grado».
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