Figline Valdarno:
Per otto mesi, l'assistente sociale di Figline Valdarno, volse tenere mia moglie, e mia figlia in quella Casa Famiglia di Pian di Scò facendomi vedere la figlia solo un ora, nonostante che abbia chiesto due ore, anche mia moglie chiese due ore, scrivendo al Tribunale per i Minorenni, di ottenere la nostra richiesta, ma quando l'assistente lo venne a sapere, andò di corsa alla Casa Famiglia, e voleva la lettera che mia moglie aveva inviato, ma l'avevo io, quindi rimase fregata, ma visto che era arrabbiata con mia moglie, decise di parlare con le suore, mia moglie ascoltò la conversazione dalla porta, ella stava dicendo: se la signora torna dal marito, la piccola resta qui, e sarà data in affido, cosi mia moglie, corse in camera sua, dove dormiva, e mi telefonò, raccontandomi tutto, a quel punto, presi l'auto, e mi diressi verso l'ufficio della assistente, visto che era ancora nella Casa Famiglia, l'asciai detto: gli dica alla sua collega, che farò ricorso in Tribunale per i Minorenni, e poi segnalo alla Procura, che sta facendo abuso di mestiere, poi uscì, e ritornai a casa, subito dopo preparai gli esposti, ma dopo un'ora, mi chiamò l'assistente, e mi disse: non sono io che ha deciso cosi, è sua moglie che non vuole ritornare con lei, lei faccia pure i suoi passi, noi faremo i nostri, tanto sua moglie, e sua figlia restano lì, lo decide il Tribunale, quando potrà uscire, lui chiuse la telefonata, senza rispondergli, finì gli esposti, e il giorno dopo lì portò in Procura, giunto in Procura, vidi uno dei Giudici, consegnai gli Esposti in Cancelleria, e parlai con il Giudice, raccontando tutto, dopo che mi ascoltò, il Giudice mi disse: lo so ora di tutto, qui non è arrivato nessuna relazione da parte dei servizi sociali, l'ultima risale a otto mesi fa, parli con i servizi sociali, vedrà che si sarà sbagliato, a questo punto era chiaro che le assistenti facevano tutto loro, e quando avevano finito, scrivevano la relazione come loro avevano costruito, cosi il giorno dopo andai dalla assistente, dicendogli che in Tribunale non c'è nulla, a questo punto, lei mi rispose: è qui, ora lo invio in Tribunale, ho avuto da fare, ma lo mando subito, cosi fece, e dopo una settimana, sono tornato in Tribunale, e dopo una fila davanti alla cancelleria, alla fine sono entrato, ho chiesto un aggiornamento, cosi loro mi hanno consegnato, trovai scritto: il signor Ciani, non vuole più sua moglie, ne sua figlia, e ha cominciato le pratiche per la separazione, questo lo misero basandosi solo perché gli avevo detto che andavo dal legale per un incidente, ma loro misero questa loro relazione falsa, per pararsi il sedere.
alla fine dell'estate, l'assistente volse che io andassi da un Psichiatra, dicendomi che mia moglie stava già andando, ma non era vero, cosi mi rifiutai, ella continuò, promettendomi un aiuto economico, cosi visto la situazione economica che passavo, accettai, cominciando ad andare dal Psichiatra, mentre stavo facendo gli incontri, ella parlò con la mia azienda, di fatti l'azienda mi chiamò, e volse il certificato del Psichiatra, credeva che io avessi dei problemi di disturbo di personalità, ma non era vero, stavo male, ma non sapevo cosa avessi, cosi ritornai dal Psichiatra, e spiegai tutto, che la mia azienda voleva il suo certificato, il medico mi rispose: va bene, ma prima mi devo consultare con la mia collega, e i servizi sociali, poi gli farò sapere.
dopo una settimana mi chiamò al telefono, dicendomi che era pronto il certificato, fiducioso, andai a prenderlo, ma il medico non c'era, me lo diede l'infermiera, lo lessi, ma non capivo la sua scrittura, in buona fede allora lo consegnai alla mia azienda, poi tornai a casa tranquillo, dopo una settimana mi arrivò un'altra lettera dalla Banca, dove avevo il mutuo, ero rimasto in dietro con le rate, ciò che mi chiedevano era impossibile pagare, cosi chiamai mia madre, chiedendogli se mi trovava un appartamento a Pontassieve, in affitto, da pagare massimo 500 euro, cosi mia madre si mise a cercarlo, alla fine lo trovò, e cominciai a sgomberare, nel fra' tempo l'assistente sociale sapendo che me ne andavo via da Figline Valdarno, rimandò a casa mia moglie e mia figlia, dicendomi che il Tribunale ha deciso che sua moglie e sua figlia rientrino nella sua abitazione, sapevo che non era vero niente, poi il Tribunale per i Minorenni ci mette tre mesi per inviare un Decreto, visto che erano anni che non ricevevo nessun Decreto, era l'assistente e le suore a decidere tutto, non andai in Tribunale per i Minorenni, tanto non avrei trovato niente, cosi continuai a traslocare.
tornai a Pontassieve, il 05/10/2010, in una mansarda, di due stanze, con mia moglie e la piccola, fino a Natale ero tranquillo, lavoravo, e potevo pagare tutto, ma il 27/12/2010, mi chiamò la mia azienda, mi disse che ero stato sospeso, e se non portavo un certificato dove dimostrava che ero idoneo al servizio di vigilanza armata, non potevo riprendere il lavoro.
al prossimo racconto, al prossimo e ultimo mio racconto, vedrete cosa sono arrivati a fare a me i servizi sociali.
Davide Ciani
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