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ARRESTATO PERCHÉ SPARA CONTRO LA FIDANZATA LESBICA DELLA FIGLIA 13ENNE
MAGGIO 20, 2024
La fine della storia è che hanno arrestato il padre di una 13enne colpevole di avere sparato contro la ‘fidanzata’ della figlia,
Si legge nell’ordinanza con cui la gip Ilaria Casu ha disposto l’arresto in carcere per il genitore della bambina, oggi 39enne, e un 30enne ritenuto suo complice.
I fatti risalgono a settembre del 2022. Stanno per scoccare le due del pomeriggio quando il padre decide di raggiungere la casa in cui vive la lesbica con la madre e la sua compagna. Della serie: lesbiche crescono altre lesbiche fin da bambine.
Quest’ultima, dopo aver sentito bussare con violenza al portone, si affaccia dal primo piano e vede l’uomo armato con un revolver calibro 38 che spara due colpi contro di lei. Fa in tempo a rientrare e l’uomo spara ancora.
I proiettili entrano in casa passando dalla finestra. Si conficcano ovunque, anche nel soffitto e sul davanzale. Nessuno rimane ferito.
Negli atti si legge che il 39enne viene a sapere casualmente, dopo la lite tra le ragazzine, che sua figlia ha una relazione con una lesbica. E questa cosa, “non recepita bene dall’indagato, diviene il motivo della vendetta” che lo convince a intervenire, “a suo modo” per “sistemare la faccenda”.
Si “comprende così – prosegue l’ordinanza – tanta violenza espressa: egli manifesta prima la sua ira, richiamando l’attenzione delle donne che in quel momento erano in casa e dopo, avendo” notato “la presenza di una di esse che si affaccia, gli esplode contro almeno due colpi di arma da fuoco. E’ chiaro che spara per ammazzarla e non è certo per sua volontà che tale evento non si concretizza”.
La vera violenza è di Stato. Lo Stato che ritiene normale le relazioni lesbiche tra bambine.
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