martedì 6 marzo 2018

Spara e uccide passante a Firenze. La rabbia dei senegalesi: divelte fioriere, paura in centro



a sera scoppia la rabbia. E il corteo di protesta dei senegalesi contro la morte del loro connazionale si trasforma in guerriglia. Un centinaio di senegalesì è sceso in piazza lunedì pomeriggio a Firenze, dopo l'omicidio di Idy Diene, 54 anni, ucciso da Roberto Pirrone, pensionato di 65 anni sul ponte 
Vespucci a Firenze. I senegalesi hanno prima bloccato il ponte, dove è avvenuta la tragedia, e poi si sono diretti verso la questura "per chiedere chiarimenti sulla morte" del loro connazionale. Lungo il tragitto, per le vie del centro, hanno divelto le fioriere antiterrorismo e rovesciato cestini seminando il panico tra turisti e cittadini. In piazza Signoria, dove hanno avuto un incontro sotto Palazzo Vecchio con l'assessore al welfare Sara Funaro e l'imam Izzedine Elzir, hanno tentato di bloccare un'auto che passava davanti al museo Gucci, ma gli agenti si sono frapposti.


Omicidio Firenze, la rabbia dei senegalesi: distrutte fioriere antiterrorismo, paura in centro.



Il corteo poi ha proseguito su via dei Calzaiuoli: qui è cominciata la furia, con le fioriere divelte e cestini e scooter rovesciati. Attimi di paura, con turisti e fiorentini che si sono rifugiati nei negozi. "Li abbiamo visti sfilare tutti insieme, devastando ogni cosa", ha detto un negoziante. In via Cerretani, altra tappa del corteo, sono stati buttati a terra alcuni scooter. In piazza del Duomo danneggiata parte della recinzione di un cantiere.  "Abbiamo raccolto due morti in questa città e abbiamo mantenuto la calma. Stavolta basta", dice Pape Diaw, membro della comunità senegalese di Firenze. "Come mai questo avviene subito dopo le elezioni? E' un omicidio razzista, di tutte le persone che ha incontrato una volta uscito di casa lui ha sparato a uno di colore... E a noi dicono di stare calmi? Siamo stati calmi già l'altra volta" dice riferendosi al 2011 alla strage di piazza Dalmazia compiuta da Gianluca Casseri.

Il corteo ha poi raggiunto piazza della Stazione: i manifestanti hanno bloccato il traffico intorno al cantiere della tramvia, con autobus e taxi fermi sulle corsie preferenziali. Qualcuno ha anche abbattuto parte delle recinzioni di uno dei cantieri della tramvia. Sono state gettate a terra inferriate da alcuni giovani immigrati, che hanno ostacolato il transito dei veicoli su tutta la piazza e dalle strade di accesso. La situazione è stata tenuta sotto controllo dalle forze dell'ordine, ma una parte dei senegalesi ha continuato la protesta. Una donna ha chiesto al personale della Digos di incontrare il sindaco di Firenze, cori contro "razzismo", "fascisti" e contro Salvini si sono alternati a momenti di calma apparente e di relativo silenzio.

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Tutto è cominciato lunedì mattina, poco prima delle 12. Quando sul ponte Vespucci, a pochi passi dal centro storico di Firenze, Roberto Pirrone, ex tipografo in pensione, ha freddato con sei colpi di pistola Idy Diene, ambulante senegalese.  Ai poliziotti che lo hanno portato in questura l'uomo ha raccontato che avrebbe voluto uccidersi. Ma poi, non trovando il coraggio, avrebbe deciso di sparare per finire i suoi in carcere. Inizialmente avrebbe incrociato una donna di colore con un bambino, desistendo dalle sue intenzioni. Poi ha colpito Diene, uccidendolo. Sul posto sono subito arrivati i soccorsi: ma i tentativi di rianimare l'uomo sono stati inutili.

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RIMANDATE A CASA LORO GLI EXTRACOMUNITARI, SE NON VOLETE ALTRI MORTI!.

C.D.


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