Pontassieve:
Ciò che vi sto dicendo molti di voi già lo sanno, e pochi no, quindi racconterò la mia storia in sintesi.
"" Nel 1999 tornai a Dicomano zona Borghetto con le mie due figlie e la mia moglie che oggi è ex moglie, subito dopo poco che ero residente a Dicomano mia moglie tento il suicidio dopo che una assistente sociale ( provvisoria ), ci comunicò che le mie due figlie sarebbero date in affido perché mia moglie non le mandava a scuola a mia insaputa, da quel momento le mie due figlie furono affidate ai miei genitori di mia volontà per evitare che fosse date ad un altra famiglia, dopo affido delle mie due figlie M, e D il servizio sociale cominciò a evitarci gli incontri con le mie figlie, d'accordo con mio padre, mentre mia madre era contraria a questa decisone, tanto che mia madre litigava spesso con mio padre per questo, mia moglie cominciò ad accusarmi di tutto, anche di non fare niente per vedere le figlie, stressandomi tutti santi giorni, tanto che mi portò a fare guerra con i servizi sociali e mio padre, il PM dei Minorenni di Firenze non sapeva niente di tutto ciò, neanche delle figlie affidate ai miei genitori, lo ha saputo dopo le mie guerre con loro e facendo ricorso allo stesso PM, i servizi sociali a questo punto hanno coperto ciò scrivendo che gli incontri erano regolari, ma non era vero, quindi la guerra continuò, finalmente nel 2002 venne una nuova assistente sociale che fece un calendario per gli incontri, lo stesso fu rinnovato l'anno dopo, poi ella fu trasferita e subentrò un altra assistente sociale che rimise le cose come erano prima, cosi niente incontri, a volte dava il consenso, mio padre prese in mano la situazione, cosi diventò lui il proprietario delle mie figlie, tanto che diceva e faceva come gli pare, avendo carta bianca, tentai più volte di scrivere ai servizi sociali di Pontassieve per avere un colloquio per fissare gli incontri, tramite l'assistente sociale di Dicomano, ma niente incontri, cosi riprovai con il PM dei Minorenni facendo altri ricorsi, mai presi in considerazione e mai convocato, nel 2006 nacque la terza figlia, il servizio sociale cominciò subito a chiedere al PM dei Minorenni che doveva essere allontanata dalla famiglia di origine e data in affido, le scriventi provarono a chiedere a mia figlia oramai maggiorenne se la poteva prendere in affido, ma mia figlia si rifiutò perché lavorava e non poteva occuparsi, cosi i servizi sociali si misero in cerca una famiglia affidataria, mia moglie cominciò a stressarmi sulla vendita della casa, perché voleva la casa più grande per tutti, pensava che le due figlie le riavesse, ma era stata convinta da qualche amica, i litigi in casa erano all'ordine del giorno perché mia moglie si rifiutava di occuparsi della casa e dell'igiene, visto che non lavorava e io si, doveva farlo lei, cosi mi toccò farlo a me, anche gli inquilini sapevano ciò.
Alla fine vendetti la casa stanco e stressato dalle sue accuse e offese tornai a Figline Valdarno, ma dopo una settimana che si era residenti a Figline Valdarno mia moglie gli riprese un altro attacco di nervi e cosi in cucina mi dette un coltellata su braccio sinistro, per fortuna il taglio non era profondo e mi medicai da solo per non denunciarla, ma lei si presentò dai servizi sociali del territorio dicendo che la volevo uccidere, e cosi chiese di essere allontanata con la figlia, e cosi fu collocata presso la struttura di Pian di Scoò, nel fra' tempo l'assistente non aveva ancora il nostro fascicolo da Dicomano, e cosi lavoro a braccio, non conscendo la nostra storia fece delle relazione al PM dei Minorenni a secondo come gli tornava e come gli veniva sempre detto da mia moglie, tanto che fu accusato di aver abbandonato mia seconda figlia di 14 anni a Pian di Scoò, durante il carnevale, invece l'avevo fatta entrare nella struttura dove era ospite mia moglie e mia terza figlia, visto che io non potevo avvicinarmi alla struttura rimasi alla cancello, guardano mia figlia dal esterno, e poi ritornò da me perché la mamma e sua sorella non era nella struttura, tale affermazione è venuta da alcune persone che erano volontari della struttura che hanno visto mia figlia sul piazzale della struttura per pochi minuti, e cosi lo hanno riferito alla assistente sociale del territorio che ha gonfiato la sua relazione al PM dei Minorenni, smentita poi tale accusa da mia figlia con una sua lettera, il bello è che nonostante la smentita queste persone hanno continuato ad accusarmi di questo per mesi, un vero Mobbing Genitoriale, la stessa assistente sociale volse fare una valutazione su di me, il PM non aveva chiesto ciò, e ancora il fascicolo non lo aveva ricevuto da Dicomano, cosi con una scusa ( promettendomi per telefono un aiuto economico ), visto che ero in difficoltà economica mi promise l'aiuto se andavo da un Psichiatra, cosi accettai ma dopo quattro incontri con il medico smisi, l'assistente nel fra 'tempo aveva parlato con la mia azienda, essendo una Guardia Giurata ella riferì che stavo andando dal Psichiatra, cosi la mia azienda volse da me una certificato idoneo alla mansione di Guardia Giurata, cosi io chiesi al medico un certificato di idoneità il medico mi rispose che prima si doveva consultare con la collega, poi mi avrebbe rilasciato tale certificato, cosi fece ma sul certificato scrisse che avevo dei disturbi di personalità cosi persi il lavoro e la casa, tornai a Pontassieve con mia madre in affitto, cominciai subito la separazione con mia moglie, nel fra 'tempo mia moglie venne con me ad abitare con mia figlia, ma il servizio sociale di Pontassieve non accettò il mio arrivo e cosi si intromise anche con la mia separazione ( mi fu comunicato dal mio legale di separazione ) quando il servizio sociale dichiarò al mio legale che mia moglie non poteva firmare perché non stava bene di salute, e cosi la separazione andò avanti per 9 mesi, nel fra 'tempo il servizio sociale mise una educatrice che mi creò dei problemi uno è che riferì al servizio sociale che mi ero eccitato davanti a lei, molto evidente ( si veda il Pacco sotto i pantaloni ), mia figlia fu messa in Casa Famiglia, secondo le relazioni dei servizi sociali era maltratta la minore, cosi per un mese non la rividi, anche l'altra seconda figlia fu messa nella stessa Casa Famiglia, secondo le relazioni il nonno paterno non la mandava a scuola, gli incontri non erano regolari, orari di incontri durante la scuola, cosi contestai, e alla fine si riuscì ad avere uno slittamento di orario di un ora, seppi da mia seconda figlia che mia moglie era previlegiata su tutto, pure andava a prendere la piccola all'asilo, seppi anche da mia seconda figlia che dovevo firmare l'autorizzazione al suo intervento, ma mi rifiutai perché mi avevano tolto anche la patria podestà, e poi volevo leggere ciò che dovevo firmare, anche questo fui criticato anche dalle responsabili della struttura, alla fine riuscì a separarmi, e ad avere l'affido esclusivo, cosi dopo un mese portai a casa le mie due figlie, però durante questo tempo di attesa niente era cambiato con gli incontri e mi tenevano sempre estraneo alla salute delle mie due figlie, pure il nonno paterno durante il fine settimana quando la mia seconda figlia di 16 anni rientrava a casa del nonno non voleva che venisse a trovarmi nonostante che avessi l'affido, dopo il rientro delle mie due figlie mi dedicai solo alla loro salute facendogli esami e controlli e viste, ma ad Agosto del 2013 le mie figlie furono ricollocate nella stessa Casa Famiglia, durante la ospitalità in quella struttura mia figlia e altre figlie denunciarono le responsabili per maltrattamenti, smentito poi da mia figlia di 17 anni accusandomi che ero stato io a convincerla, ma c'è un CD in Procura dove mia figlia confessa questi maltrattamenti, l'accusa su di me la trovai in una relazione del servizio sociale di Pontassieve dove non parla di mia figlia ma della stessa scrivente che afferma l'accusa,, ciò ancora non è chiaro chi sia stato, le minori furono collocate nella stessa Casa Famiglia con urgenza perché mia figlia di 17 anni e la sorella maggiore si sono presentate dal servizio sociale di Pontassieve dicendo che io sono un maiale perché tengo foto pornografiche sul mio profilo, e che maltratto lei e sua sorellina, picchiandole con le scarpe e mia madre con il mestolo e che non la faccio mai uscire, tutto questo solo perché sua amica del Cuore la consigliata di fare cosi per ritornare dal nonno visto che la sua amica abita lì vicino ( nella riga finale c'è scritto che vuole in tutti modi tornare da nonno paterno, e che non ha mai voluto tornare con me ), anche il PM ha capito la sua manipolazione cosi ha emesso su un ordinanza che la minore non stabile e poi contraddittoria, nonostante tutto questo ancora non hanno finito, mi sono preso delle denunce, mi hanno accusato di tutto, ho perso il lavoro per una valutazione richiesta dalla assistente sociale di Figline Valdarno e non dal PM dei Minorenni, sono in possesso di una cartella clinica Psichiatra ottima, che smentisce la prima relazione del medico, l'assistente sociale di Pontassieve dichiara che mi sia rifiutato di curarmi con Psicofarmaci, mentre il centro di salute mentale smentisce la sua dichiarazione con degli scritti, mi faranno ancora altro, avevo presentato la domanda di alloggio nel 2013 allegando lo sfratto per morosità, di cui è stata accettata, il responsabile ad prendere le domanda di alloggio mi aveva detto che a Aprile del 2014 vi avrebbero consegnato la casa in presenza di mia madre, ho fatto tanti solleciti al Comune per iscritto ma nessuno mi ha mai risposto e detto niente, ultimamente lo stesso responsabile in un'occasione davanti al Comune mi riferisce che le case non c'è ne sono, e il 05.05.14 ho lo sfratto, mi hanno distrutto la vita e rovinato e ora abbandonato, e dopo questa data io e mia madre saremo fuori casa.
Davide Ciani
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