venerdì 18 ottobre 2013

siamo rimasti a gonfiare la relazione.
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mentre loro gonfiavano tutte le relazioni, sulla base di quanto gli veniva raccontato, da mia moglie, e poi trasmettevano in Tribunale per i Minorenni di Firenze, mio padre, continuava a non farmi vedere le mie figlie, ogni volta che io cercavo di vederle, lui mi diceva: i servizi sociali, hanno deciso cosi, se sono d'accordo loro, va bene anche a me, ma intanto non si opponeva, era d'accordo anche lui, di fatti, venne fuori, dopo poco che lui voleva adottarle, questo lo scoprì, quando si presentò alla mia porta di casa, l'assistente sociale di Dicomano, con un foglio che io dovevo firmare, ma prima di firmare il foglio, volevo leggere, ma l'assistente mi disse: se non lo vuole firmare, si chiederà in Tribunale l'adozione, cosi gli risposi: lo può lasciare, e lo leggo, e poi vedo se è il caso da firmare, ho no?, ma l'assistente sociale, non me lo l'asciò, e lo potrò via, senza la mia firma, ella lo riferì alle colleghe di Pontassieve, le stesse poi lo riferirono a mio padre, mia madre non poteva fare molto, essendo mio padre uno all'antica, un padre padrone, mia madre doveva stare alle sue decisioni.
passarono due mesi, nel fra' tempo mia moglie ne combinò un' altra, scappò di casa, mentre io ero fuori, mi chiamarono da cellulare, i Carabinieri, dicendomi che avevano trovato nella zona di di pian dell'isola, mia moglie, da Dicomano, a pian dell'isola, pian dell'isola si trova dopo Rignano sul l'Arno, fece tutto questo tragitto a piedi, sotto la pioggia, quando arrivai sul posto, trovai mia moglie in uno stato confusionario, i militari della zona, mi dissero di non dire niente a mia moglie, e di portarla a casa subito, cosi feci, giunto a casa, gli dissi solo di togliersi i vestiti, ma lei non lo fece, andò in camera, e si mise sul letto sdraiata, con i vestiti bagnati, non ci fu verso convincerla, cosi l'asciai perdere;
la mattina seguente, lei usci di casa, io la seguì, e come sempre la vidi entrare nell'ufficio dei servizi sociali, cosi l'aspettai davanti alla porta, intanto mi misi ad ascoltare vicino alla porta, cosa diceva, non riuscivo a capire bene, tra i rumori, e le sue parole, dette a mezzo, non capivo, finalmente esce, come la vidi, gli dissi: cosa sei andata a dire??, lei mi ripose: sono cavoli miei!, capì che ne stava combinando un 'altra, cosi bussai alla porta della assistente, lei disse: avanti, appena mi vide, mi disse: no, non ho tempo ora, un 'altra volta, preda l'appuntamento!, cosi chiusi la porta, e andai a casa, mentre mia moglie era andata da una sua amica, l'amica fidata, l'amica che consigliava bene mia moglie, questo lo seppi dopo, da alcune persone che l'anno vista entrare in casa della sua amica.
la sera andai a lavoro, ma non ero tranquillo, le orecchie mi fischiavano, il mio intuito, sentiva che c'era qualcosa nell'aria, non passò neanche la notte, quando mi chiamarono dalla mia centrale operativa, dicendomi, che mia moglie è stata trovata in paese a dormire sulla panchina, cosi anche quella volta, l'asciai il lavoro, e andai a casa, giunto ai giardini, trovai i miei colleghi, che erano di zona, loro mi indicarono dove era, giunti sul posto, cercai di svegliarla, lei si irritò, e mi disse: vai a fan culo, io e miei colleghi, cercammo di convincerla, ma non ci fu niente da fare, cosi, si chiamo il 112, i militari dopo poco vennero, anche loro tentarono di convincerla, ma niente, solo dopo mezza ora, alla fine si decise di alzarsi, ma quando fu in piedi, mia moglie mi disse: questa me la paghi!.
la nottata si concluse con riportarla a casa, e di avere perso ore di lavoro, la mattina seguente, andai dai servizi sociali, per dire cosa era successo, giunto dalla assistente, ella mi rispose solo: sentirò sua moglie, ora la chiamo, io uscì, ma non mi allontanai, rimasi vicino alla porta, sentì che l'assistente stava parlando al telefono, ma non con mia moglie, ma con le colleghe di Pontassieve, capì che non mi  dovevo più fidare della assistente, e che difendeva in tutti modi mia moglie, e che io ero destinato ad escludermi dalla società, perché questa è la legge, dei servizi sociali, difendere solo le donne, noi siamo solo per pagare, e mantenere le mogli, anche in Tribunale per i Minorenni, la pesavano cosi, molti giudici che io ciò parlato, parlavano bene sempre di mia moglie.
visto ciò, aspettai qualche giorno, poi andai di nuovo in cancelleria, del Tribunale per i Minorenni, e chiesi gli ultimi aggiornamenti, dopo averli presi, mi recai alla stazione ferroviaria, per tornare a casa, durante il viaggio di ritorno, lessi cosa c'era scritto, trovai come sempre un sacco di falsità, un po inventate dalla assistente, un po inventate da mia moglie, neanche una riga era vera, tre fogli, pieni di cavolate, che non stavano, ne i celo, ne in terra, il bello è che non tornavano, vi dico una che ricordo ancora bene;
il signor Ciani, l'asciava solo la moglie, mentre era a lavoro!.
anche questa, << il signor Ciani, non riesce a gestire la famiglia >>.
altre che le scrivo dopo averle rilette, sono barzellette, mi meraviglio solo che hanno studiato, sono più intelligente io che ho fatto la 3° media, che loro, più avanti c'è da ridere.
tornai a casa, non dissi niente a ma moglie, andai a dormire, visto che la sera dovevo montare di nuovo di servizio, ma dopo pochi mi minuti, eccola!, mia moglie accese la luce, stava cercando qualcosa, che non sapeva neanche lei cosa, stette alcuni minuti a cercare, poi ritornò in cucina, lasciando la luce accesa, cosi io mi alzai, e la spensi, ma dopo poco, rieccola!, riaccese la luce, e aprì l'armadio, poi ritornò in cucina, cosi io mi alzai di nuovo, e spensi la luce, non aveva ancora finito, rieccola di nuovo, accese la luce, a questo punto, io presi la ciabatta, e gliela tirai, lei mi rispose: va a fan culo, poi andò in cucina, io spensi la luce, e finì qui, ma?
continuo la prossima volta.
saluto tutti, buona notte!.
Signor Davide Ciani

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