domenica 6 ottobre 2013

Buona Sera a tutti.
ieri sera si era rimasti, a mia moglie, che si rifiutava di prendere le pasticche:
per otto mesi, mia moglie restò in casa dai miei genitori, non si voleva lavare, buttava via le medicine, e non dava retta, finito gli otto mesi, i miei non la volsero più, cosi la rimandarono a casa, giunta a casa mia, dopo poco ricominciò a fare quello che faceva sempre, creandomi di nuovo disagi alla mia azienda, ricomincindo le sospensioni, senza stipendio, non più straordinari, quindi le spese non si coprivano più, in più si aggiunse delle spese di condominio, molto elevate.
rifare le scale, la facciata, un'altro debito, rimanevo con 500 milalire al mese, poi c'è da togliere il pagamento della luce, del gas, del telefono, la benzina, la spesa, senza una lira rimanevo, dopo aver riscosso, le accusa da mia moglie cominiarono a diventare pesanti, prive di fondamento, e questo ci allontanava le visite alla figlia, tantto che i servizi sociali di Dicomano, segnalarono a quelli di Pontassieve, le lamentele di mia moglie, mia mogòi voleva punire me, ma non si accorgeva che si puniva da sola, punire me per cosa?.., non capiva il problema economico che c'era, voleva quello che le sue amiche avevano da me;
vacanza, soldi, senza che lei lavorasse, fare la bella vita, visto che non la mai avuta, alle spalle del povero cristo, cosi mi rifiutai, e lei, mi sputtanava da per tutto, con tutti, visto che non gli davo più niente, ricominciò a l'ascirmi i debiti nei negozi, addirittura, si comprò due scarpe da 90 mila lire l'una, dicendogli al negoziante: passa mio marito, un giorno passaggiando sotto il porticato del centro, passo proprio davanti al negozio che aveva l'asciato il debito, il negoziante, mi vide, e mi disse ad alta voce:  lei doveva venire a pagarmi, e non si è visto, io non sapevo niente, rimasi male, umiliato, pagai, rimanendo senza una lira, giunto a casa, mia moglie, mi chiese, se gli davo 50 mila lire, per capelli, gli dissi che avevo pagato il conto delle scarpe, proprio adesso, mi rispose, dovevi pagarlo prima, ciò mi fece arrabbiare, gli allungai uno schiaffo.
mia moglie poi andò dai servizi sociali, gli disse che mi picchia, non mi da soldi, e voglio andare via, mettetemi in un'altro posto, cosi dopo una settimana, si fece accompagnare da suo fratello, in casa famiglia a Pian di Scò, per due mesi, mia moglie rimase in quella Casa Famiglia, poi la stessa assistente sociale, mi invitò al un colloquio, cosi mi presentai, appena arrivai vicino al suo ufficio, sentì parlare mia moglie, cosi ritornai indietro, telefonai alla assistente, gli dissi che in giro prende suo marito, e che io torno a casa, se vuole parlarmi, un'altro giorno, senza mia moglie, chiusi il cellulare, mi misi a vedere chi usciva da quella porta, da lontano, vidi, mia moglie, le due suore, che si avviavano verso la punto blu, per poi ritornare verso Pian di Scò, io ritornai a casa, per poi rientrare a lavoro, in serata.
il continuo, domani, c'è 20 anni da leggere, e man mano, sempre peggio mi accade, alla fine vedrete che fine mi fanno fare questi servizi sociali, e dove mi trovo adesso.
saluti.
Davide Ciani

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