domenica 13 ottobre 2013

Ai miei lettori:
Bene, siamo rimasti al mio racconto, che l'assistente sociale di Dicomano andò in Brasile per la missione.
dopo una settimana, seppi da mia madre che il servizio sociale di Pontassieve, dove erano collocate le mie figlie, che avevano deciso di non farmi vedere neanche la seconda figlia, visto che stavo creando casino, e interferivo nei loro programmi, noti in tutto il modo, come operano ( stesso sistema che si usa con il delinquenti ), la loro intenzione era quella di eliminarmi dalla società, e io lo avevo capito, quella che non l'aveva capito, era mia moglie, manipolata dalla amiche, e da suoi fratelli, visto che ciabattava sempre con loro, a mia insaputa, ciò lo saputo da terzi, il sospetto c'era, visto che era sempre in giro, più volte lo seguita di nascosto, per vedere dove andava, da qui ho scoperto tutto.
entrava in portone di un certo tizio, che conosco bene, usciva dopo due ore, entrando in un' altro portone, questo succedeva spesso, scoprì anche che frequentava uomini anziani, senza soldi usciva di casa, tornava con qualche soldo, nella borsa.
come dicevo, i servizi sociali decisero assieme a mio padre ( nonno paterno ), di non farmi vedere neanche la seconda figlia, cosi per vederla andavo di nascosto alla scuola, come l'altra volta, ma la bidella della scuola che era l'amica intima di mio padre, raccontò a mio padre che mi aveva visto, nacque un casino tra me, e mio padre, tanto che non venne lui a casa mia, ma mio fratello, mandato da mio padre, la lite fu tale che corsero i vicini, era chiaro che erano tutti d'accordo, mio fratello prima di andarsene, mi disse: tanto le figli non te le rendano più, e chiuse la porta, capì che erano decisi a farmi altro male, mi chiedevo cosa avessi fatto per meritarmi tutto questo?, perché mi trattavano cosi?, ho il diritto di vedere le mie figlie, nessun giudice me lo aveva impedito, cosi per controllare che non ci fosse un Decreto in cui mi impediva di vedere le figlie, andai in cancelleria del Tribunale per i Minorenni, presi una marca da bollo da 14,62, e raccolsi tutti i documenti, tornato a casa mi misi leggere tutto, non c'era scritto che io non dovevo vedere le mie figlie, anzi c'è di più, il Tribunale per i Minorenni, non sapeva di ciò, cosi feci subito un' altro ricorso, e dopo 3 mesi lo stesso Tribunale mi chiamò, con me portai mia moglie, ma era come avessi una bambola accanto, lei non disse nulla, zitta come una mummia, guardò e basta!.
ci dovevano essere anche i servizi sociali, ma seppi che erano malati, cavolo dissi, nove assistenti malati nello stesso giorno??, deve essere una epidemia di presentazione??, chiusi con la mia richiesta, ma dopo venti giorni, mi fu comunicato dallo stesso Tribunale, che i servizi sociali avevano inviato un' altra relazione, non andai a prenderla, tanto erano tutte baggianate, loro lavorano cosi, scrivere quante volte uno esce di casa, tanto per allungare la relazione, di fatti, quelle che avevo preso, erano più cose inventate, che quelle vere, ma mi facevano rabbia, perché non volevo essere considerato come loro volevano, cosi cominciai a scrivere a loro, contestando tutto, ma loro non dettero risposta, io seguitai, ma loro niente, cosi continuai ancora, ancora, ancora, fino a raggiungere a 70 lettere, alla 71 esima lettera decisero di fissare un giorno alla settimana, per gli incontri, però misero scritto: che la figlia maggiore se non voleva, non era obbligata, plagiata, decise di no, cosi dopo mesi riuscì a vedere per poche ore la seconda figlia, come un detenuto, non mi stette bene a fatto, umiliato, e trattato cosi, no, cosi contestai tutto, ma loro non volsero cambiare la loro regola.
dopo un mese, come fissato, andai a trovare mia figlia, ma non c'era, mio padre d'accordo con i servizi sociali, aveva carta bianca, e poteva fare, e disfare come meglio voleva, chiesi ai miei dove è la bambina, l'unica cosa che mi dissero è:
è andata con la tua sorella ai Gigli, cosa??, gli risposi!, da lì partì un' altra litigata, cosi dopo quel giorno, mio padre andò dai servizi sociali di Pontassieve, gli raccontò che venivo giù solo per fare casino, e cosi scrissero ancora, la loro penna aveva l'inchiostro senza fine, quanto scrissero, tante cavolate, che non stavano ne in celo, ne in terra, eppure il Tribunale per i Minorenni gli credeva, nonostante la storia del Forteto, non c'era più niente da fare, stavo combattendo contro dei fantasmi, cosi rinunciai ad andare a trovarle, senza dire niente, senza scrivere, non mi presentai agli appuntamenti, volevo vedere cosa facevano, visto la mia decisione, si di fatto fecero qualcosa, scrissero in Tribunale per i Minorenni ( il signor Ciani ha deciso di non vedere più le sue figlie, nonostante che l'abbiamo cercato di convincere, si rifiuta totalmente.
chiudo qui per stasera.
Buona Nottata, a domani, per il seguito.
Davide Ciani

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