lunedì 27 novembre 2023

 BREAKING NEWS, CRIMINI IMMIGRATI, ESTERI

PROF DECAPITATO DA ALUNNI ISLAMICI IN FRANCIA

NOVEMBRE 27, 2023












































Trecento euro, è questa la somma che alcuni ex studenti del professor Samuel Paty hanno ricevuto per dare informazioni al terrorista islamico che lo ha ucciso e indicarlo fuori dalla scuola prima dell’aggressione mortale al docente in una banlieu di Parigi nel 2020:

È quanto emerge dalle carte del processo sull’assassinio del docente della scuola di Conflans-Sainte-Honorine che oggi si è aperto davanti alla Corte d’assise di Parigi.

Per l’accusa, il coinvolgimento degli adolescenti suoi studenti, 14enni e 15enni all’epoca dei fatti, è stato fondamentale nell’identificazione della vittima da parte dell’islamico Abdoullakh Anzorov, un 18enne rifugiato ceceno in fuga da Putin, che viveva in Francia da quando era piccolo. Anche Jihadi John era un profugo arrivato da bambino in Inghilterra.

Per loro però la pena massima possibile sarà solo di due anni e mezzo a testa.

Nel dettaglio, cinque adolescenti sono sotto processo per associazione a delinquere finalizzata alla preparazione di una violenza aggravata. Sono accusati di aver sorvegliato i dintorni della scuola e di aver indicato Samuel Paty al collega islamico, in cambio di un compenso. Una sesta adolescente, che all’epoca dei fatti aveva 13 anni, è accusata invece di diffamazione.

Questa studentessa infatti aveva affermato che Samuel Paty aveva chiesto agli studenti musulmani di abbandonare la classe prima di mostrare le caricature di Maometto che poi hanno fatto scattare le proteste contro di lui. La ragazzina infatti non era nemmeno a scuola al momento dei fatti.

L’attacco infatti avvenne in un contesto di forte minaccia terroristica il 16 ottobre 2020, quando il 47enne insegnante di storia e geografia fu accoltellato e poi decapitato vicino alla sua scuola. Il professore era già nel mirino dei suoi studenti musulmani e dei loro genitori da giorni per aver mostrato caricature di Maometto durante una lezione sulla libertà di espressione.

Contro di lui si era creato un clima di odio di cui sono accusati otto adulti tra cui il padre della 13enne che saranno ora processati in un procedimento separato.

Durante gli interrogatori, gli adolescenti islamici in lacrime hanno detto che non sapevano le vere intenzioni di Anzorov e che pensavano che il professore al massimo sarebbe stato “mostrato in rete”, magari “umiliato”, “picchiato” ma non che sarebbe stato ucciso.

Abrogare i ricongiungimenti familiari e azzerare l’immigrazione islamica. Questi sono anche nelle nostre scuole.






























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