martedì 28 novembre 2023

SBARCANO A LAMPEDUSA E MASSACRANO POLIZIOTTI: MINORI SPEZZANO DITA AD AGENTI

NOVEMBRE 28, 2023


































Ancora casi di minori non accompagnati che da Lampedusa vengono trasferiti in città italiane e iniziano a stuprare e spacciare.

«Ci aspettiamo che gli spacciatori che hanno picchiato alcuni poliziotti della squadra mobile della questura di Terni paghino severamente per la loro azione violenta».

La dura presa di posizione di Vittorio Mari, segretario provinciale della Federazione sindacale di polizia, arriva all’indomani dell’aggressione andata in scena nella comunità per minori di via Mozzoni.

I poliziotti, nella stanza dove dormivano un 15enne e un 19enne, hanno recuperato un chilo di hascisc e si sono trovati a subire la violenza del più piccolo.

Fuori di testa dopo aver assunto stupefacenti e Rivotril, potente psicofarmaco, ha ferito tutti e quattro gli investigatori dell’antidroga che erano al lavoro.

Ricoperti di sputi, calci e pugni e insulti mentre cercavano di calmarlo, sono tutti finiti in ospedale.

L’ispettore dell’antidroga per bloccarlo ha rimediato una lesione ad una costola.

Il 15enne gli ha strappato con un morso un ciuffo di capelli. Per gli altri tre poliziotti un dito rotto, escoriazioni ad una mano e contusioni al torace.

La certezza è che l’antidroga, composta da sei poliziotti, è stata decimata all’esito del blitz nella comunità educativa per minori.

«Dobbiamo riconoscere la grande professionalità degli uomini della squadra mobile che nonostante l’effetto dell’enorme quantitativo di droga che il giovane aveva in corpo lo rendesse letteralmente incontrollabile, sono riusciti a bloccarlo seguendo le procedure previste dalla normativa vigente, che non favorisce l’azione degli appartenenti alle forze dell’ordine – dice Mari. Le leggi attuali vanno cambiate restituendo libertà di azione alle forze di polizia e prevedendo la certezza della pena per attenuare il clima di impunità che si respira in Italia. Non saranno episodi come questi a fermare il lavoro degli investigatori nella loro efficace attività di lotta allo spaccio di droga a Terni. Anzi, episodi come questi ci dimostrano che è necessario un impegno sempre maggiore da parte di tutte le istituzioni nel contrasto di questa piaga sociale che è lo spaccio di droga».



Nessun commento:

Posta un commento