PARTITO DELL'ISIS ITALIANO, SI CANDIDA ALLE ELEZIONI
IL PARTITO DEI ‘NUOVI ITALIANI’ SI CANDIDA ALLE ELEZIONI: “VI OBBLIGHEREMO A COSTRUIRE MOSCHEE”
GIUGNO 3, 2022
“Nessuno dei nostri candidati ha esperienza politica alle spalle, ma ci stanno mettendo tutto l’impegno che serve – ha commentato Ashfaq – naturalmente abbiamo tanti italiani che si stanno dando da fare. E poi ci sono giovani pakistani che, pur essendo nati in Pakistan, si sentono magentini a tutti gli effetti. Una ragazza e un uomo originari del Kosovo, un uomo nato in Egitto, un giovane nato in Marocco che conosce benissimo Magenta. Insomma, tante esperienze di vita diverse tra di loro che vogliono dare il loro contributo per Magenta. Pensiamo che questa sia la cosa più bella”.
Ci stanno sostituendo. Si faranno i loro partiti, nonostante l’illusione del PD di cooptarne i voti. Per questo è urgente abrogare i ricongiungimenti familiari e il famigerato decreto flussi: sono i regolari ad invaderci. E, ovviamente, anche tornare allo ius sanguinis integrale.
“Gli stranieri con cittadinanza italiana a Magenta oggi sono circa 500. La gente, ormai, ci chiede perché non ci impegniamo in politica. Per ora sono solo idee, ma sicuramente il pensiero di presentarci con una nostra lista c’è e ci stiamo lavorando”.
“In molti non sono contenti né di come sta lavorando l’amministrazione né dell’opposizione – spiega – Il nome del gruppo potrebbe essere Nuova Italia, ma ancora non è certo. Così come non è sicuro chi sarà il candidato sindaco”.
“La moschea è la nostra priorità – continua Ashfaq – ma ci sono molte cose che non funzionano a Magenta.
Se gli islamici dovessero davvero preparare una loro lista, guadagnerebbero un peso importante, soprattutto in un eventuale ballottaggio.
E’ così che ci vogliono dominare. I ricongiungimenti familiari combinati allo ius culturae renderebbero l’Italia un Paese in cui gli islamici avrebbero un peso decisivo. Ma già oggi, con l’attuale legge sulla Cittadinanza, come dimostra questo caso, si stanno infiltrando e il loro partito rischia di diventare decisivo per decidere chi vince.
Gli islamici residenti in Italia contano sul Pd e sul M5s. Il sistema elettorale proporzionale combinato alla legge sullo Ius Culturae (ius soli mascherato), aprirebbe le porte del Parlamento al Partito Islamico.
Lo sbarramento non sarebbe un problema, visto che un movimento islamico potrebbe contare su una base elettorale che, con l’estensione della cittadinanza raggiungerebbe, prima delle prossime elezioni, quasi i 2 milioni di voti. Cosa che, tra l’altro, avverrà anche con l’attuale legge, ma entro il 2030.
Per questo l’urgenza dovrebbe essere abrogare i ricongiungimenti familiari e tornare allo ius sanguinis. Invece, Pd-M5s vogliono accelerare questa transizione verso l’islam al governo. Del resto loro lo sanno:
Quando l’approvazione dello ius soli sembrava vicina, questo aveva galvanizzato i musulmani in Italia, che sui social network già esultavano.
E se è vero che secondo un recente sondaggio gli islamici voterebbero in netta maggioranza Pd e altre frattaglie della ex sinistra, questo è solo in attesa di un loro partito. Il passo successivo sarà diventare decisivi per la formazione di governi, e appoggiare, magari da esterni, quelli del Pd, imponendo sempre più immigrazione islamica, moschee e Sharia.
A sponsorizzare questa transizione demografica c’è il Qatar attraverso la Qatar Charity Foundation: veicolo per l’islamizzazione dell’Europa e dell’Italia. Ufficialmente, questa fondazione raccoglie soldi per progetti benefici di vario genere: costruzione di scuole, progetti per la salute, lotta alla fame, orfanotrofi e costruzione di moschee. Soprattutto costruzione di moschee, il resto è copertura.
E’ stata inserita da Israele nella black list delle associazioni che sostengono integralismo e terroristi dal 2011, e più volte è stata associata al finanziamento di gruppi islamici operanti in diverse parti del mondo. Ad esempio, Foreign Policy, testata sempre attenta alle vicende internazionali, nel 2013 portava alcune prove per sostenere i legami tra la Qatar Charity e il terrorismo islamico.
Il Qatar usa le sue fondazioni ‘umanitarie’ per penetrare in Italia. Fare proselitismo e islamizzare la società. Quello che fanno gli americani con USAID ad esempio in Ucraina, infettare la società e americanizzarla; lo fa la Qatar Charity Foundation per il governo qatariota.
Dietro assistenza sociale, attività religiosa, istruzione si nasconde un tentativo di egemonizzare gli immigrati e poi scagliarli contro gli autoctoni.
La Qatar Charity Foundation è attiva ovunque governi il PD. Ha, ad esempio, pagato i lavori per la moschea di Colle val d’Elsa, in Toscana e per quella di Ravenna.
Il Qatar ha rilevato anche l’ex clinica del San Raffaele a Olbia, con un investimento di 1,2 miliardi di euro. Bastone e carota. Così si comprano i corrotti e i deboli.
Molto attiva anche la Lega musulmana mondiale, organizzazione islamica con sede a La Mecca e controllata dall’Arabia Saudita. Attraverso il segretario Mohammad Al Issa, ex ministro del regno wahabita spiegà al Corriere della sera come il regno avesse intenzione di comprarsi i politici italiani: “Rifugi, aiuti, soldi, quello che volete. Siamo pronti a mettere molti soldi, un supporto diretto al governo italiano sull’immigrazione. Ma – si lamentava lo scorso anno – non siamo riusciti a dirlo al vostro nuovo ministro degli Esteri. Dieci giorni fa dai nostri uffici romani – raccontava Al Issa del primo governo Conte – abbiamo chiesto con una nota diplomatica un incontro per me col vostro ministro degli Esteri. Ma ci hanno detto che il ministro non era disponibile e potevo vedere un suo vice. Ognuno è benvenuto per me a livello amichevole, ma il protocollo della Lega musulmana non mi permette di incontrare un livello più basso in via ufficiale. E io sto ripartendo per Riyad”. Qualcosa ci dice che l’attuale ministro lo incontrerà.
“Noi – minacciava Al Issa – abbiamo una proposta per l’Italia, sull’integrazione; bisogna capire il background di queste persone, abbiamo studi, informazioni. E possiamo lavorare insieme. L’Italia soffre più degli altri Paesi. Noi vogliamo supportare a 360 gradi il vostro governo, abbiamo un’organizzazione mondiale per farlo e soldi da offrirvi. Denaro che esce direttamente dai fondi della Lega musulmana mondiale. I musulmani – aggiunge – sono fieri di stare in Italia. Sentiamo la responsabilità di partecipare a questa impresa”.
Sulle moschee: “Bisognerebbe costruirne di più”. Detto da chi vieta la costruzione di chiese e proibisce addirittura di riunirsi a pregare Gesù in casa propria è tragicomico.
L’Islam è una forma di sottomissione. E’ sottomissione e invasione. E agisce per via demografica, attraverso l’immigrazione e la sostituzione etnica: non certo per proselitismo.
A quel punto, ai patrioti, come insegnano tutte le rivoluzioni, non resterebbe che la rivolta armata per la liberazione.
Perché come stiamo assistendo in queste ore in Israele, la democrazia non funziona quando gli islamici superano una certa soglia. Diventa impossibile governare attraverso elezioni un Paese se non togli loro la cittadinanza. Perché votano come blocco ‘etnico’, rendendo impossibile la formazione di governi.
Quintus Caedicius
Seneca scrisse che la follia umana è così grande che spesso si va incontro alla morte proprio per paura della morte.
Ebbene, nella nostra epoca si può scrivere che la follia umana è così grande che stiamo andando incontro a una nuova e molto più grande Ausch witz proprio per paura di Ausch witz.
Abbiamo scelto la nostra autodistruzione come civiltà e come razza aderendo in massa come società al marxismo culturale francofortista aschenazita. 54 anni or sono. E oggi ne vediamo tutti gli effetti devastanti.
Siamo diventati culturalmente froci, perché favoriamo l’invasione afroislamica. Prima del Sessantotto mai e poi mai le persone, anche quelle più laiche, avrebbero accettato la diffusione dell’Islam nel nostro territorio. Oggi invece, a causa di un distorto concetto di tolleranza, figlio del marxismo culturale che ha infettato non solo la società, ma persino la Chiesa di Roma, che con il CVII del 1962-65, ha decretato la fine sua e del Cattolicesimo, viene passivamente accettata la proliferazione delle moschee.
Il CVII è quanto di peggio si sia abbattuto sulla chiesa di Cristo. Peggio di Diocleziano.
Vivo a Magenta. Sono tre anni o forse più che si parla di candidare sindaco il tizio del post con relativa compagnia cantante come lista a corollario. Quello che ho notato in giro è il forte aumento di palandrane. Il mio sospetto è che molti islamici abbiano preso la residenza a Magenta per votarlo. Vista la pochezza degli avversari e la probabile scarsa affluenza non è inverosimile che vada al ballottaggio. Ed al ballottaggio, con la contiguità delle sinistra e delle liste civiche affini, si rischia seriamente di averlo come sindaco. Oltre alle sirene delle ambulanze sentiremo anche il muezzin…
Lo so, sono ripetitivo: meglio le bombe atomiche dei tempi che viviamo oggi.