lunedì 30 novembre 2015

Casa Famiglia di San Paolo in Fiesole.


ALTRI  MALTRATTAMENTI IN UNA CASA FAMIGLIA!!.


28/09/2012!!.



E' accaduto circa tre anni fa, e stava per essere diffusa questa notizia, se non veniva bloccata falsamente dalla Responsabile della Struttura e le Assistenti Sociali di PONTASSIEVE!!!.


Nell'anno 2012, nella Casa Famiglia di San Paolo a Fiesole, la quale conteneva circa 12 ragazze minorenni, è accaduto un'altro episodio di Maltrattamenti sulle Minorenni in oggetto, le quali solo 4 ragazze di età più grandi prendono il coraggio di relazionare ogni singolo episodio, dal cibo avariato ai metodi usati per punire le ragazze, ovvero maltrattamenti, i quali molte persone ritengono che i Minorenni stanno bene i queste strutture anziché a casa con i loro genitori, ignorando ogni tipo di maltrattamenti, e già da qui si capisce benissimo l'ignoranza di questi soggetti.
* 4 ragazze, di nome G. S, A. C, D. C, Y. P, scrivono su dei fogli ogni singolo maltrattamento, e dopo mesi, decidono di denunciare quanto avevano scritto, ma la paura di ricevere una ritorsione è grande, perciò nascondono questi fogli in modo che le Suore e i Responsabili della struttura non scoprono quanto avevano scritto, fino a quando una di queste ragazze minorenni, non si confida con il padre, senza dire nulla alla madre, e consegna questi fogli da loro scritti, il padre in un'occasione di incontro con la stessa, legge quanto hanno scritto e si arrabbia, dicendo: "Come!, hanno fatto tutto questo casino, per allontanarmi mia figlia, dicendo che lì sta bene e a casa no, e adesso stanno peggio che a casa??, no cosi non va proprio", e cosi prende quei documenti e li consegna al suo legale, ora prima di continuare, vi elenco quanto avevano scritto le 4 ragazze:
"Le sottoscritte segnalano quanto segue:
1) Sfruttamento e Maltrattamenti.
Una ragazza è stata riempita di Psicofarmaci, perché credevano che fosse malata di mente; una bambina di nove anni è stata buttata nella vasca vestita perché faceva i capricci, ci puniscono continuamente per niente, togliendoci il cellulare per una settimana o la paghetta per 6 settimane; offendono le ragazze dando di puttana; non vogliono che si frequenti ragazzi extracomunitari ( Razzismo ); mia sorella, anche lei, in questa Casa Famiglia, le fanno pulire il pavimento con le mani dopo averlo sporcato con la merenda di cui le viene strappata di mano dalla Educatrici ( continuano a farlo ); alcune ragazze hanno mangiato del cibo dopo di che si sono sentite male ( il cibo avariato ) avendo bisogno di essere assistite ma ben si gli educatori ci ridevano sopra, dicendo che non era vero!!, nei giorni scorsi noi ragazze abbiamo contestato che nel frigorifero si trovavano cibi ammuffiti con formiche nel formaggio. La scorsa sera io e altre Ragazze abbiamo trovato nei cibi capelli e insetti e non è la prima volta: ci Tengono segregate qua dentro; le bambine sopratutto le maltrattano di più, e le loro sorelle più grandi non possono prenderne difesa perché non vogliono".
Firmato:
G.S,- A.C- D.C e Y.P.
Naturalmente la Denuncia partì, sia alla Procura della Repubblica, sia all'ufficio Igiene, il quale quest'ultimo si presentò alla porta della struttura, e face i suoi controlli, ma sembra che i Responsabili della Casa Famiglia, furono allertati da una talpa, e cosi l'ufficio Igiene non trovo niente da contestare, comunicandolo poi ai genitori tramite raccomandata, mentre la Procura della Repubblica avviò un procedimento penale, interrogando le ragazze una ad una sotto una registrazione dal Commissario di Polizia della stessa Procura della Repubblica, il racconto delle minorenni fu uguale a quanto avevano dichiarato nella loro relazione firmata da tutte, aggiungendo altro, di cui nei giorni successivi era accaduto, alcune ragazze minorenni furono mandate in altre strutture, altre rientrarono a casa dai loro genitori, due invece rientrarono a casa su separazione, e dopo nemmeno un anno, incolparono il padre per aver influenzato la ragazza a consegnarli tale loro relazione, difatti l'Assistente Sociale Arnò di Pontassieve, in una delle tante sue relazioni paradossali, scrive al Tribunale per i Minorenni: "è stato il padre ad influenzare la D.C, la minore ha ammesso che non era sua intenzione", la stessa Arnò che da anni tormenta lo stesso padre, e altri in zona, visto le numerose lamentele degli stessi.
Davide Ciani

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