BREAKING NEWS, CRIMINI IMMIGRATI, ROMA
MIGRANTE LO ACCOLTELLA ALLA TESTA MA È LIBERO GRAZIE ALLA SOLITA TOGA ROSSA
GIUGNO 4, 2022
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L’immigrato è libero.
Scene di panico su un autobus Atac a Ostia, dove un immigrato con in testa una parrucca da donna ha brutalmente aggredito l’autista con la sua stessa penna. Temendo il peggio nessuno dei passeggeri del mezzo ha provato a intervenire per fermare l’uomo ma sono state immediatamente allertate le forze dell’ordine, che in pochi attimi sono arrivati sul posto. Come riporta il Messaggero, lo straniero ha dato in escandescenze davanti al rifiuto dell’autista di agevolarne la discesa al di fuori delle fermate prestabilite.
Bloccato dai poliziotti lo straniero ha opposto inizialmente resistenza ma le divise sono comunque riuscite a portarlo in commissariato. Nel frattempo, venivano ascoltate le persone che si trovavano a bordo dell’autobus, che hanno descritto con minuzia di dettagli quanto accaduto pochi minuti prima. Interrogato presso il commissariato, lo straniero è apparso distaccato, come se non avesse contezza di quanto accaduto. Il magistrato di turno incaricato di seguire il caso ha deciso di non procedere con un’ordine di custodia per l’immigrato, che è stato rimesso in libertà, in quanto l’uomo non è stato fermato in flagranza di reato ma qualche minuto dopo aver commesso il reato. È stato denunciato a piede libero per lesioni e interruzione di servizio pubblico.
Per quanto riguarda l’autista, le sue condizioni non sono gravi. L’uomo è stato trasportato in codice giallo all’ospedale Grassi per le ferite riportate dall’aggressione. A ilMessaggero ha descritto con lucidità quanto accaduto a bordo del suo bus: “Quando quell’individuo mi ha chiesto di poter scendere in un punto che non era previsto dalla corsa. Gli ho detto che non era possibile fermarsi. Lui ha iniziato ad andare in escandescenze. Ho fermato l’autobus e gli sono andato incontro per calmarlo”. A quel punto, racconta il conducente, “lui mi ha sfilato la penna dal taschino e ha iniziato a colpirmi come fosse un coltello. Non sono riuscito a fermarlo e ho avuto paura di morire. Vedevo il sangue uscire dalle ferite. È stato terribile”.
Coi negri non devi parlare, al primo accenno vanno neutralizzati, non sono persone, cazzo!!!