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L’operato dei servizi sociali del comune di Vicchio e il caso Forteto
Forteto – L’operato dei Servizi Sociali del Comune di Vicchio: risponde l’Amministrazione
Le cronache delle ultime settimane hanno nuovamente puntato l’obiettivo sul caso Forteto che, senza dubbio, sconcerta e amareggia tutti, Istituzioni e singoli cittadini.
Senza voler entrare nel merito delle vicende giudiziarie in corso, per le quali la Magistratura emetterà il proprio giudizio, esprimiamo preoccupazione per la campagna di discredito che si sta consumando nei confronti dei Servizi Sociali del Comune e di riflesso sull’Amministrazione.
In questi giorni siamo sottoposti ad una pioggia di commenti molto pesanti, a considerazioni false, prive di fondamento, frutto anche della speculazione politica che accompagna la vicenda.
I servizi sociali del Comune, sempre su specifico mandato dell’autorità giudiziaria, hanno seguito negli anni alcuni minori provenienti dai servizi sociali di altri comuni inseriti in famiglie residenti al Forteto.
I nostri servizi sociali, per queste situazioni, hanno lavorato con senso di responsabilità, serietà e professionalità collaborando con i servizi sanitari dell’ASL (psicologia, neuropsichiatria infantile, ecc.), con la scuola e relazionato all’autorità giudiziaria nei tempi e nei modi previsti a seconda dei singoli casi.
E’ inconcepibile il solo pensiero che qualcuno dei Servizi Sociali possa aver taciuto su situazioni di estrema gravità come quelle sottoposte al giudizio della Magistratura.
La nostra coscienza di persone libere, di persone perbene, sensibili, attente e sempre dalla parte dei più deboli, non lo avrebbe mai permesso e si sarebbe ribellata al peso insopportabile del conoscere e non agire.
I servizi sociali, dalla Responsabile Maria Antonia Cimarossa, nominata dal Tribunale tutrice di quattro minori inseriti da un altro comune, all’Assistente sociale, hanno sempre mantenuto un comportamento ineccepibile attivando negli anni tutti quei controlli previsti e richiesti dall’autorità giudiziaria.
Il tutto é avvenuto in un contesto dove era difficile immaginare che si potesse celare all’interno della struttura ospitante, la drammatica realtà dei fatti raccontati dalle presunte vittime, anche perché non sono mai state riferite situazioni o elementi che potessero, anche solo minimamente, far pensare a quanto oggi viene denunciato.
Riaffermando la piena fiducia nell’operato dei nostri servizi sociali e della Magistratura, nel rispetto e nella tutela di tutti, dalle presunte vittime ai lavoratori della realtà industriale del Forteto, auspichiamo atteggiamenti segnati da una maggiore responsabilità, consoni alla gravità e alla delicatezza che la stessa vicenda richiede.
L’Amministrazione Comunale
Le cronache delle ultime settimane hanno nuovamente puntato l’obiettivo sul caso Forteto che, senza dubbio, sconcerta e amareggia tutti, Istituzioni e singoli cittadini.
Senza voler entrare nel merito delle vicende giudiziarie in corso, per le quali la Magistratura emetterà il proprio giudizio, esprimiamo preoccupazione per la campagna di discredito che si sta consumando nei confronti dei Servizi Sociali del Comune e di riflesso sull’Amministrazione.
In questi giorni siamo sottoposti ad una pioggia di commenti molto pesanti, a considerazioni false, prive di fondamento, frutto anche della speculazione politica che accompagna la vicenda.
I servizi sociali del Comune, sempre su specifico mandato dell’autorità giudiziaria, hanno seguito negli anni alcuni minori provenienti dai servizi sociali di altri comuni inseriti in famiglie residenti al Forteto.
I nostri servizi sociali, per queste situazioni, hanno lavorato con senso di responsabilità, serietà e professionalità collaborando con i servizi sanitari dell’ASL (psicologia, neuropsichiatria infantile, ecc.), con la scuola e relazionato all’autorità giudiziaria nei tempi e nei modi previsti a seconda dei singoli casi.
E’ inconcepibile il solo pensiero che qualcuno dei Servizi Sociali possa aver taciuto su situazioni di estrema gravità come quelle sottoposte al giudizio della Magistratura.
La nostra coscienza di persone libere, di persone perbene, sensibili, attente e sempre dalla parte dei più deboli, non lo avrebbe mai permesso e si sarebbe ribellata al peso insopportabile del conoscere e non agire.
I servizi sociali, dalla Responsabile Maria Antonia Cimarossa, nominata dal Tribunale tutrice di quattro minori inseriti da un altro comune, all’Assistente sociale, hanno sempre mantenuto un comportamento ineccepibile attivando negli anni tutti quei controlli previsti e richiesti dall’autorità giudiziaria.
Il tutto é avvenuto in un contesto dove era difficile immaginare che si potesse celare all’interno della struttura ospitante, la drammatica realtà dei fatti raccontati dalle presunte vittime, anche perché non sono mai state riferite situazioni o elementi che potessero, anche solo minimamente, far pensare a quanto oggi viene denunciato.
Riaffermando la piena fiducia nell’operato dei nostri servizi sociali e della Magistratura, nel rispetto e nella tutela di tutti, dalle presunte vittime ai lavoratori della realtà industriale del Forteto, auspichiamo atteggiamenti segnati da una maggiore responsabilità, consoni alla gravità e alla delicatezza che la stessa vicenda richiede.
L’Amministrazione Comunale
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