venerdì 20 febbraio 2015

ROMA  E LE MINACCE DEI MUSSULMANI!

Dopo lo schifo a Roma di cui gli Olandesi sono venuti a distruggere i nostri bene nonostante che essi fossero noti alle forze dell'ordine, i Mussulmani cattivi minacciano il nostro paese con i loro arrivi per comandarci e buttarci fuori, in caso contrario ci uccidono.
Cosa Farà il nostro Governo per impedire che queste persone arrivino qui e ci obbligano a convertirci??
Cosa Farà il nostro Governo al fine di evitare altri danni dai tifosi cattivi nel nostro paese??..
Ritenuto conto che le nostre leggi sono del 1939 tra'altro sono state applicate di nuove ma che non hanno mai funzionato, perché allora non si riguarda un po il regine??
Caro amico Governo se si resta in queste condizioni ancora l'Italia diventerà un paese ingestibile un Caos della madonna, già qui tutti fanno i loro comodi senza essere puniti, poi fate entrare anche i delinquenti bona Ugo!..
E' vero che alla frontiera è aperta a tutti ma è anche vero che alla frontiera ci sono i controlli giusto?..
Dove erano quel giorno??.
Tutti gli stranieri entrano ed escono senza problemi, entrando cani e porci, mentre se andiamo noi all'estero ci guardano anche nel buco del culo e se si fa una piccola infrazione ci impacchettano e ci rispediscono a casa.
Ora vi faccio qualche esempio, se un cittadino italiano dice al un pubblico ufficiale " 6 una merda " il cittadino viene condannato e affidato ai Servizi Sociali x 10 o 12 mesi,
Se invece un cittadino straniero distrugge un bene immobile in Italia o ruba o uccide, dopo il processo sempre se egli si presenti al processo poi gli fanno l'espulsione dall'Italia e dopo pochi mesi c'è lo ritroviamo di nuovo qui, be' io di ingiustizie ne ho viste tante visto che ero una Guardia Giurata vi posso dire che se un pubblico ufficiale arresta uno ne non ha testimoni o ci sono videoriprese in carcere ci va il pubblico ufficiale per abuso di autorità e lesioni, si perché il delinquente oltre a non avere nulla da perdere può uscire con " mi ha picchiato "di questi neo sentiti molti.
Davide Ciani

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